Consiglio regionale: salta per due volte la seduta, assenti consiglieri maggioranza

28 Dicembre 2011   17:38  

Per l'assenza dei consiglieri della maggioranza di centrodestra, per due volte la seduta odierna del Consiglio regionale e' stata interrotta e poi ripresa. Il fatto ha sollevato polemiche sia in seno alla maggioranza nell'ambito della quale alcuni consiglieri del Pdl, anonimamente, hanno accusato gli assenti di essere andati via alle 12, sia nella minoranza. In particolare, i capigruppo dell'Udc, Antonio Menna, dell'Api, Gino Milano, e di Fli, Berardo Rabbuffo, denunciano: "Dopo aver concentrato negli ultimi due giorni utili l'approvazione di provvedimenti importanti quali la Legge comunitaria, il Mille proroghe, il Documento di Programmazione economico finanziaria, nonche' la Finanziaria regionale e il Bilancio di previsione 2012; tutti provvedimenti questi che meriterebbero una sessione di un mese al fine di consentire un confronto serio tra maggioranza e opposizione nell'interesse degli abruzzesi e di una Regione in apnea, in grande difficolta', la maggioranza del Presidente Chiodi, che sulla carta e' forte di 28 voti, oggi non riesce a garantire nemmeno il numero legale per una evidente frattura al suo interno". I tre esponenti di minoranza spiegano anche che "per la verita' non e' da oggi che questo accade, quello del numero legale e' un incidente di percorso ricorrente. In un momento congiunturale come quello attuale, quando cioe' per risolvere i problemi che giornalmente aumentano come la disoccupazione, l'aumento della cassa integrazione in deroga, il numero delle famiglie che oltrepassano il muro della poverta', la sfera della protezione sociale che si assottiglia sempre di piu', l'Abruzzo avrebbe dovuto poter contare su di una maggioranza capace, decisa, presente e pronta al sacrificio. Ci ritroviamo, invece, una maggioranza assente, indecisa, ma soprattutto, da quello che si evince dalla documentazione in approvazione, con le idee confuse". I tre consiglieri chiedono che il centrodestra prenda atto della grave situazione. "Il tempo a disposizione ormai e' veramente poco e la fretta, si sa, induce in errore. Se la maggioranza non c'e' piu', il presidente Chiodi ne prenda atto e apra a un nuovo governo di responsabilita' regionale".


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