Consiglio sospeso, legge comunitaria in stand by, tempestive polemiche

15 Dicembre 2011   15:29  

 "Il centrodestra non e' piu' in grado di garantire il governo della Regione, la maggioranza non c'e' piu', tra assenze strategiche, mal di pancia ed irresponsabilita' oggi, forse per la prima volta nella storia della Regione, il capogruppo di maggioranza e' costretto a chiedere il rinvio del Consiglio, in questo caso il rinvio della legge comunitaria che se non approvata entro fine anno l' Abruzzo subira' la procedura di infrazione da parte della Commissione Europea". Ne danno notizia con un comunicato congiunto i gruppi di opposizione PD, IDV,SEL, C.I., Rif.Com.,API, FLI e UDC. 

"Non e' la prima volta - ricordano i gruppi di minoranza- che accade, non ci troviamo di fronte a qualche sporadico incidente di percorso, ormai la situazione e' diventata patologica. Siamo allo sfascio. Noi oggi abbiamo votato contro il rinvio per evitare che un altro Consiglio andasse perso, che venissero buttate all'aria diverse migliaia di euro, che si aggiungono a quelle di martedi' scorso, inutilmente senza decidere nulla. Non solo, volevamo lavorare per evitare le possibili sanzioni dall'Europa, in caso di mancata approvazione della legge comunitaria regionale entro l' anno. Ci mancherebbe solo questo all'Abruzzo. I consiglieri del centrodestra in Abruzzo - conclude l'opposizione - non sono solo costosi, ma addirittura inutili e dannosi. Pongano fine a questo scempio e se non sono in grado di garantire i numeri necessari assumano l'unica decisione conseguente: andare a casa". 

LA REPLICA DELLA MAGGIORANZA: ''NESSSUN MAL DI PANCIA''

''Nessun mal di pancia e tanto meno alcuna assenza strategica, se qualche consigliere regionale di maggioranza e' risultato assente, lo si deve esclusivamente alla spiacevole coincidenza di impegni istituzionali e il rinvio di pochi giorni, in ogni caso, non comporta alcuna infrazione europea".

Lanfranco Venturoni, presidente del gruppo consiliare del PdL in Regione Abruzzo, replica cosi' ai gruppi di minoranza: "Non accettiamo lezioni di responsabilita'. Il percorso seguito dalla legge Comunitaria e' stato ispirato alla massima condivisione possibile e ancora questa mattina avevamo ribadito la nostra piena disponibilita' ad accogliere gli emendamenti dell'Italia dei Valori e del Partito Democratico, con l'unica eccezione di quelli presentati dal consigliere Acerbo, il cui dichiarato intento e' l'abrogazione totale di qualsiasi ipotesi di recupero energetico.

Emendamenti - prosegue Venturoni - legittimi ma politicamente irricevibili, se si considera che e' l'Europa ad indicarci la direzione da seguire. La stessa sinistra abruzzese, del resto, aveva inserito nel testo della Legge 45 il riferimento agli inceneritori, mentre il testo da noi prodotto, semplicemente migliorativo, punta a creare le condizioni affinche' venga scelta la tecnologia piu' innovativa e al tempo stesso meno impattante di cui si possa oggi disporre.

Se l'opposizione intende rinunciare al proprio ruolo per consegnare lo scettro di ogni decisione nelle mani del consigliere Acerbo - conclude Venturoni - noi, al contrario, non siamo disponibili a far si' che il futuro dell'Abruzzo dipenda dai capricci ideologici di un unico esponente". 


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