Consorzi Fidi, il parere del Garante un punto a favore della riforma

12 Aprile 2012   16:59  

L'assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, si dice "soddisfatto" del parere espresso dall'Autorita' garante della concorrenza e del mercato in merito "alle osservazioni fatte non direttamente alla legge dio riforma dei Consorzi Fidi ma al regolamento attuativo. Il regolamento - spiega l'Assessore - fa certamente riferimento alla LR n. 37/2010, che ha gia' passato positivamente il vaglio del Consiglio dei ministri e della Corte costituzionale.

Ma le osservazioni dell'Autority non riguardano i requisiti fondamentali della legge regionale, gli elementi portanti della riforma, i quali sono rappresentati dai requisiti di patrimonializzazione e ad altri principi che non annullano affatto l'obiettivo delle fusioni. La LR n. 37/2010 ed il suo regolamento hanno lo scopo di favorire l'accesso al credito delle imprese abruzzesi.

Non hanno l'obiettivo di tutelare lo status quo dei consorzi fidi attualmente operanti in Abruzzo, i quali devono necessariamente rapportarsi con le nuove esigenze del sistema produttivo e di quello bancario. L'Autorita' in parola - continua l'assessore Castiglione - parificando il sistema dei consorzi fidi ad un normale sistema imprenditoriale, nelle sue osservazioni ha posto l'accento su alcuni punti che metterebbero in seria difficolta' i nostri confidi, come l'eliminazione del vincolo territoriale, del numero minimo delle aziende socie dei consorzi e del vincolo storico di tre anni per il volume di attivita'".

- "L'Autorita' - ha detto sempre Castiglione - sostanzialmente non osserva affatto le finalita' piu' importanti insiste nei nostri dispositivi di legge, ma pone l'accento su elementi che, in un certo qual modo, limiterebbero l'operativita' di consorzi fidi regionali radicati gia' da diversi anni sul territorio. Ecco perche' mi sento sereno rispetto a simili osservazioni.

I Consorzi fidi non possono sicuramente essere trattati alla stregua di imprese o di societa' commerciali o industriali in genere, ma come organismi parabancari, e comunque di natura finanziaria, tant'e' che sono soggetti al controllo, piu' o meno diretto, della Banca d'Italia.

Abbiamo comunque gia' avviato l'iter per ottenere un'audizione all'autorita' in parola per rispondere alle osservazioni da essa prodotte.

Stiano tranquille le nostre Pmi, il nostro sistema creditizio, i consorzi Fidi presenti sul territorio, perche' ad essi consegneremo un sistema regionale delle garanzie innovativo e adeguato alle regole che l'attuale momento storico impone.

E cio' nel pieno rispetto della finalita' principale che e' quella della tutela delle Pmi. Solo in questo modo i Consorzi Fidi, attraverso il miglioramento delle proprie capacita' di governance e di patrimonializzazione, possono ergersi a veri partner delle imprese".


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