È possibile aprire un conto corrente pure nel caso si sia protestati? La risposta è sì, diversi istituti concedono l’apertura del conto corrente ai protestati anche se bisogna seguire delle strade alternative poiché chi si trova iscritto nel "Registro Informatico dei Protesti" può andare incontro a delle difficoltà quando decide di recarsi in un istituto di credito per aprire un conto. La prima soluzione, seppur non la più semplice, consiste nel saldare i propri debiti in modo da rimuovere il protesto. Quando si è protestati, non solo è più difficile aprire un conto presso una banca, ma anche ottenere un mutuo per procedere all'acquisto di un immobile.
Se si riesce a saldare il debito entro un anno dall'iscrizione al registro dei protesti, sarà sufficiente presentare un'istanza di cancellazione all'Ufficio che si occupa dei protesti della "Camera di Commercio" e nel giro di circa tre settimane la pratica verrà evasa. Se invece è necessario più di un anno per provvedere a saldare il debito, la competenza passa al presidente del Tribunale del circondario di cui fa parte il protestato che deve ottenere la "c.d. riabilitazione". Esiste, però, un sistema per poter aprire un conto corrente anche se non si ha ancora avuto modo di estinguere il debito e non si è stati riabilitati o cancellati dal registro.
È possibile, infatti, aprire un conto corrente online - ovviamente a zero spese - senza il rilascio del blocchetto degli assegni. Gran parte delle banche, nonostante non vi sia alcuna legge o regolamento che impedisca ai protestati di aprire un conto, non concedono con facilità a chi è iscritto al registro protestati l'apertura di un conto; il motivo è presto detto: gli istituti bancari puntano a proteggere i loro risparmi. In mancanza di una regola generale, insomma, ogni filiale decide in autonomia se concedere l'apertura di un conto ad un cattivo pagatore oppure no.
I conti senza assegni rappresentano la soluzione più frequente attraverso la quale una banca permette ad un protestato di aprire un conto; a ciò si aggiunge il fatto che al cattivo pagatore viene negata la possibilità di compiere pagamenti a credito che vanno a carico della banca. In tal modo l'istituto di credito sarò al riparo e il protestato avrà la possibilità di ricevere accrediti, effettuare dei bonifici e in generale di poter disporre di somme di denaro. La richiesta di apertura di un conto alla banca può essere avanzata direttamente in una filiale oppure attraverso raccomandata a/r.
In alternativa ad un conto corrente, esistono anche altre soluzioni come ad esempio le carte conto oppure le carte prepagate. Queste ultime permettono di ricevere denaro o caricarlo nella carta in maniera veloce e semplice; un esempio di questo tipo di carta è la Poste Pay che viene rilasciata dalle Poste. La carta delle Poste può essere ricaricata non soltanto presso gli sportelli postali ma anche recandosi nei tabaccai convenzionati.
Tale tipologia di carte prepagate è dotata di un numero di serie (collocato nella parte anteriore), di una data di scadenza e di un codice che invece sono riportati in quella posteriore. Le carte prepagate possono essere ormai considerate totalmente sicure, poiché usufruiscono dei moderni sistemi di sicurezza web, che prevedono l'utilizzo di password monouso generate per ogni operazione e inviate poi sul numero di cellulare del cliente. Ecco perché le transazioni che vengono effettuate via internet sono protette e sicure.
Le carte conto sono invece differenti: vengono rilasciate sia dalle banche che dalle Poste (è il caso della "Poste Pay Evolution") e permettono di disporre di un codice Iban proprio come avviene con i normali conti correnti. Attraverso il codice Iban di una carta conto è possibile pagare le bollette, pagare a rate ciò che viene acquistato, farsi accreditare pagamenti e stipendio, effettuare bonifici, pagare il bollo auto, l'affitto, l'assicurazione e quant'altro, proprio come se si disponesse di un normale conto corrente.
Chi è protestato può usufruire senza alcun problema di una carta conto poiché non vengono rilasciati assegni e possono essere utilizzati solamente i soldi presenti nella carta; non è prevista, dunque, la possibilità che il conto vada in rosso e in tal caso le operazioni vengono bloccate. Un sistema efficace per gli istituti di credito col quale difendersi dai cattivi pagatori, pur concedendo loro la possibilità di poter disporre di un conto per le normali operazioni bancarie e non soltanto.