Conto deposito o conto corrente: quali sono le differenze?

19 Settembre 2019   07:00  

Per chi vuole aprire un nuovo conto ma non sa quale tra le diverse soluzioni è la più adatta alle proprie esigenze abbiamo pensato di approfondire gli argomenti conto deposito e conto corrente per carpire quali sono le differenze tra questi due prodotti finanziari. 

 

Il conto deposito

Per scegliere il conto deposito per le tue esigenze bisogna partire dalla base. Questo è un vero strumento di investimento che si appoggia ad un conto corrente tradizionale e consente di ottenere una rendita elevata a zero rischi sulle somme depositate in banca. Grazie alle sue caratteristiche è la soluzione ideale per mettere al sicuro i nostri risparmi e, allo stesso tempo, di avere un rendimento.

Col conto deposito si ha una operatività di conto ridotta ai versamenti, ai prelievi da e verso il conto di appoggio e il vincolo delle somme per un determinato periodo. Dal conto deposito, ad esempio, non è possibile effettuare l’accredito della pensione su conto corrente, effettuare versamenti, prelievi o bonifici e disporre la domiciliazione delle bollette.

Esistono due tipologie di conto deposito: quello vincolato non prevede lo svincolo delle somme depositate prima della scadenza contrattuale pattuita che può essere di 3 fino a 84 mesi. Con questa soluzione le banche garantiscono tassi di rendimento più vantaggiosi che possono crescere in base al periodo di vincolo.

Con quello non vincolato, invece, non si ha l’obbligo di tenere ferme le somme in giacenza fino alla scadenza contrattuale prestabilita. In questo caso, infatti, il risparmiatore può ritirare le somme depositate in qualsiasi momento senza andare incontro ad eventuali penali. Col conto deposito non vincolato, i tassi di interesse offerti sui conti vincolati sono inferiori.

 

Il conto corrente

Altro strumento bancario molto conosciuto è il conto corrente. Questo permette di depositare una somma di danaro presso un istituto di credito e di accedere ad altri servizi. sul conto corrente è possibile far accreditare lo stipendio e la pensione, effettuare bonifici, avere carte di credito e di debito. Con il conto corrente si ha una semplificazione della gestione finanziaria. Grazie a questo, come detto, i datori di lavoro possono impostare dei pagamenti automatici per il pagamento degli stipendi dei propri dipendenti ad una determinata data del mese.

I costi sui conti correnti variano: esistono quelli gratuiti che sono soliti dei conti online e quelli con costi che possono arrivare anche a 15 euro al mese per quanto riguarda i conti correnti business. Ogni conto corrente ha un limite di spesa quotidiano che va associato alla propria carta bancomat. In linea generale questo limite va dai 1000 euro ai 5000 euro. Per quanto riguarda i prelievi, invece, il limite parte dai 250 euro ogni 24 ore fino ad arrivare a qualche migliaio di euro sulla base del conto posseduto.

Stando a queste caratteristiche i conti correnti risultano essere più accessibili rispetto ai conti deposito. Questi ultimi, infatti, sono studiati per depositare i propri risparmi per un arco temporale medio lungo.


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