Convegno su Sandro Pertini, insegnamento utile per la Politica di oggi

Il Convegno che si svolge venerdì 20 maggio su Sandro Pertini, sul suo rapporto con il popolo ed i giovani, è una occasione molto importante per ricordare il Grande Presidente della Repubblica, in carica dal 1978 al 1985, ma anche una irripetibile figura di socialista, amato dalla gente e dai giovani, che lottò senza tregua contro il terorismo, la corruzione e le lobby affaristiche.

Parlò sempre il linguaggio della semplicità e della verità, insegnò ai giovani a praticare i valori della legalità e della libertà,  li invitòad essere sempre degli uomini con la schiena dritta e padroni dei loro pensieri, illuminati solo da nobili ideali.

Agli uomini politici raccomandò di offrire ai giovani esempi di onestà, di coerenza e di altruismo, senza mai ricorrere alle prediche ed alle promesse!

Questo ricco serbatoio di valori e di insegnamenti deve tornare ad essere messo a disposizione della società moderna e, soprattutto, dei giovani che hanno perso la fiducia nella capacità delle Istituzioni di far prevalere il rispetto delle regole e dei diritti di tutti, a cominciare da quello prioritario al lavoro, garantito dala Costituzione.   

L’insegnamento morale e politico di Sandro Pertini deve, in particolare, diventare la Bibbia dei Politici e degli Amministratori pubblici, deve rappresentare la bussola di Tutti coloro che vogliono occuparsi della Cosa pubblica, deve appartenere alle precondizioni ed ai requisiti essenziali del Buon amministratore.    

Pertini  ha insegnato agli Italiani l’Arte nobile della politica, ha esaltato il primato della politica, con la P maiuscola, ha insegnato a tanti di noi che fare Politica significa servire una Comunità e non servirsene!

In una società in cui prevalgono privilegi ed ingiustizie sociali, in cui sembra inestirpabile il cancro della corruzione e del malaffare, mi permetto di ricordare a tutti il messaggio di Pertini, come condizione essenziale per recuperare la necessaria credibilità delle Classi dirigenti e per onorare seriamente la memoria di un grande Italiano.