Coronavirus: Teramo, negozi chiusi e smart working Sindaco: Applicare decreto alla lettera

10 Marzo 2020   18:53  

Serrande abbassate per moltissime attività commerciali, che hanno deciso volontariamente di sospendere l'attività , bar vuoti e strade quasi deserte a Teramo dove i cittadini sembrano aver accolto con grande rigore le limitazioni previste dal nuovo decreto del presidente del consiglio dei ministri.

Decreto che questa mattina è stato al centro di una riunione operativa in prefettura volta a chiarire tutti gli aspetti connessi.

L'interpretazione data da istituzioni e forze dell'ordine è quella più restrittiva, con i controlli già partiti al fine di garantire il massimo rispetto di quanto previsto dall'atto. "Noi ci atteniamo alla lettera al decreto - ha detto il sindaco Gianguido D'Alberto - che parla di evitare ogni spostamento dei cittadini in entrata e in uscita dai territori e all'interno degli stessi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero spostamenti per motivi di salute". Intanto la maggior parte degli enti, a partire da Comune, Provincia, istituto zooprofilattico, si sta attivando per garantire lo smart working al maggior numero possibile di dipendenti. Ad adottare lo smart working anche la Fondazione Tercas che ha deciso di chiudere gli uffici della sede di Palazzo Melatino a partire da domani sino a nuova comunicazione.

"L'intera struttura continuerà a garantire i servizi principali e lo svolgimento delle attività in modalità smart working con la professionalità e la passione di sempre", si legge in una nota, "anche gli organi della Fondazione proseguiranno le loro attività in via telematica, assicurando così la continuità nelle decisioni che sono rilevanti per il territorio di riferimento".


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