Corsa contro il tempo per salvare i cervi: associazioni ricorrono al Consiglio di Stato

12 Ottobre 2024   16:30  

Le associazioni ambientaliste e animaliste lottano per fermare l'abbattimento selettivo dei cervi in Abruzzo prima del 14 ottobre.

La battaglia contro la delibera regionale che prevede l'abbattimento selettivo dei cervi in Abruzzo si intensifica. Questa mattina, i rappresentanti delle principali associazioni ambientaliste e animaliste, tra cui LAV, LNDC Animal Protection e WWF Italia, hanno tenuto una conferenza stampa di fronte alla sede del Consiglio Regionale. Durante l'incontro, hanno fatto il punto sulle azioni legali intraprese per fermare quella che viene definita la "delibera ammazza-cervi".

Le associazioni hanno espresso profonda delusione per l'ordinanza del TAR Abruzzo, che non ha accolto la richiesta di sospensiva contro la delibera approvata dalla Giunta Marsilio. L'ordinanza rappresenta un duro colpo per i tanti cittadini che speravano in un intervento della magistratura amministrativa per fermare il piano di abbattimento degli animali.

"Questa decisione, così come il parere dell'ISPRA, ha confermato che la scelta di aprire la caccia ai cervi è puramente politica. Non ci sono motivi reali legati ai danni ambientali o alla sicurezza stradale, ma solo la pressione di una parte del mondo venatorio, che da anni chiede di poter cacciare questi animali", hanno dichiarato i portavoce delle associazioni.

Nonostante il verdetto negativo del TAR, le associazioni non si arrendono. Hanno infatti annunciato un ricorso d'urgenza al Consiglio di Stato, sperando in una pronuncia che possa bloccare la delibera prima del 14 ottobre, data in cui potrebbe iniziare l'abbattimento. "Il tempo stringe", hanno spiegato i rappresentanti delle associazioni, "e senza un intervento tempestivo, il Presidente Marsilio potrebbe dare il via alla 'strage' lunedì prossimo".

Le associazioni chiedono alla Regione di ripensare la sua posizione e di trovare soluzioni alternative per la gestione della popolazione dei cervi, che non includano l'abbattimento. La speranza è che il Consiglio di Stato accolga il ricorso e che, anche all'ultimo momento, si possa evitare il massacro di questi animali, che rappresentano una parte importante del patrimonio faunistico dell’Abruzzo.

Le discussioni su questo tema hanno alimentato un acceso dibattito nella regione, dividendo l'opinione pubblica. Da una parte, chi sostiene la necessità dell'abbattimento per motivi di sicurezza e controllo del territorio; dall'altra, chi difende la tutela degli animali e cerca soluzioni più sostenibili. Le prossime ore saranno decisive per il futuro dei cervi abruzzesi.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore