Corte dei Conti, 300 milioni di sprechi: c'è anche l'Abruzzo post terremoto

11 Febbraio 2013   09:59  

L'Italia passata ai raggi X, soldi che fuoriescono per operazioni anche apparentemente significative, che diventano soldi buttati.

Sprechi pubblici, dei furbi con relativi complici. La Corte dei Conti ha messo in fila una serie impressionante - in qualche caso incredibile - di frodi e scialo di denaro pubblico.

Un elenco lungo di un Italia di sprechi e  frodi è stata fotografata in un dossier preparato dalla procura generale della Corte dei conti, quantificando il danno all’erario in poco più di 293 milioni di euro.

Oltre ai casi classici di malasanità, corruzione, consulenze fasulle ci sono le spericolate operazioni con i derivati e persino omissione nella riscossione dei tributi. I casi sono numerosi e riguardano tutta l’Italia.

E tra i casi di spreco l'Abruzzo, dai lavori post-sisma alle multe stracciate. Le vertenze in corso di istruttoria riguardano soprattutto i contributi per i lavori a seguito del terremoto del 2009. Ma ci sono anche casi di "mancata riscossione di contravvenzioni al codice della strada da parte di diversi Comuni" grazie ad "amicizie" tra multati e funzionari pubblici.

A Venezia, per cominciare col primo esempio, il ponte della Costituzione, realizzato dall’archistar Santiago Calatrava è scivoloso e causa cadute e ruzzoloni al punto che il danno erariale è di 3 milioni e mezzo di euro grazie ai «comportamenti colpevoli del progettista e del direttore dei lavori». La citazione per un danno di circa 43 milioni ha riguardato invece la gestione del contratto per la bonifica e lo stoccaggio dei rifiuti nel litorale Domizio Flegreo e nell’Agro Aversano.

In Sicilia la Regione è sotto inchiesta per presunti illeciti nella nomina dei consulenti, per danni riguardanti il patrimonio immobiliare: sarebbero state assunte delle persone per determinati incarichi senza avere i necessari requisiti professionali.

La Regione Sardegna ha invece acquistato un certo numero di barche che sono rimaste ormeggiate per la mancanza di personale adeguato. Sempre in Sardegna, un funzionario di un Comune affidava lavori ad un’impresa chiedendo in cambio opere per la propria abitazione.

C’è il caso del Museo di Trieste: un contributo di 600 mila euro dalla Regione Friuli venezia Giulia è stato erogato a una «nota Fondazione di fotografie antiche» ma non è mai stato realizzato. Danno consistente di 6 milioni di euro è invece stato causato in Molise: la società mista della Regione era irregolare ed è dunque saltato il collegamento Termoli-Croazia.

L’ufficio Inail distaccato a Casalecchio di Reno deve rispondere di un danno erariale di 3,3 milioni a causa dell’acquisto, sovrastimato e sovradimensionato, di un palazzo mai utilizzato.

Ombre si allungano sul Grinzane Cavour che avrebbe sottratto illecitamente fondi della Regione Piemonte. Emerge anche il caso del G8 di Genova: la Corte dei Conti del lazio sta indagando per accertare «l’ipotesi di possibile danno erariale subita dall’amministrazione per gli Interni». A Firenze infine premi a pioggia ad addetti comunali per 50 milioni.


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