Corte dei conti: mala gestione cronica nella PA abruzzese

Se i conti non tornano...

24 Febbraio 2011   13:55  

Uno stato di diffusa disorganizzazione nella gestione della cosa pubblica, consulenze inutili, illegittime promozioni, ingiustificati aumenti di stipendio, opere iniziate o completate in ritardo e poi abbandonate perché non funzionali, mancata utilizzazione di costose apparecchiature, rimborsi spesa gonfiati. Sono solo alcuni esempi e cause dello spreco di denaro dei cittadini da parte della pubblica amministrazione, citate dal procuratore regionale Massimo Perin, nel corso della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2011 della Corte dei conti che si è svolto al complesso di san Domenico a L'Aquila.

La relazione restituisce uno impietoso e preoccupante spaccato della mala politica abruzzese, uno stato di cose, sottolinea il procuratore Perin, oramai cronico, che non sembra risparmiare alcun tipo di struttura, ente centro di spesa. Il danno erariale è anche un costo indiretto dell'assenza di meritocrazia, perché spesso gli amministratori non sono stati scelti secondo i criteri della professionalità. Ed anche di una legislazione eccessiva, oscura e spesso contraddittoria.

Secondo il presidente della Corte dei Conti dell'Abruzzo, Martino Colella, sono state poi "numerose le ipotesi di danno connesse al finanziamento illecito di progetti attraverso la Fira (finanziaria della Regione Abruzzo), di irregolare affidamento di appalti ecc". "Si evidenziano, altresi', varie ipotesi di condanna per l'affidamento a imprese di lavori pubblici senza adeguata copertura finanziaria, nonché' per l'inerzia degli amministratori nell'attivazione dei potabilizzatori regionali".

Il presidente della Corte dei conti, Martino Colella ha poi snocciolato i dati dell'attività della Corte dei conti: nonostante la carenza di personale si registra un incremento di istruttorie, sentenze.

'' L 'attività' della Sezione giurisdizionale della Corte dei Conti per l'Abruzzo nell'anno 2010, – spiega Martino Colella - pur in carenza di copertura della dotazione organica, si e' dispiegata proficuamente. Infatti a fronte delle 22 udienze tenute dalla Sezione nel 2009, nell'anno 2010 queste ultime sono state 50. In tema di responsabilità' - ha proseguito Colella - nell'anno 2010 le sentenze pubblicate sono state 40, di cui 24 di condanna. Per tutti gli atti di citazione, depositati dalla locale Procura, sono state già' fissate le udienze di discussione nel 2011.

Al primo gennaio 2010 la Procura regionale aveva un carico di 1602 istruttorie, alle quali si sono aggiunte altre 778 nuove vertenze, conseguenza di denunce e segnalazioni pervenute durante l'anno. Le archiviazioni sono state 934 ed il carico al 31 dicembre 2010 e' risultato di 1417 istruttorie. Non sono mancate anche le riparazioni spontanee in corso di istruttoria, oppure dopo l'emissione dell'invito a dedurre. Stando sempre ai dai forniti dal procuratore regionale "gli atti di citazione in giudizio,con i quali sono state chieste condanne per 3.267.317 euro, sono stati 28 dei quali 27 giudizi di responsabilità' e un giudizio per resa di conto"

Ma sembra dire tra le righe, rivolto alla classe politica abruzzese, non basta l'attività di controllo svolta dalla Corte dei Conti.


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