Costa Concordia: 36 aquilani miracolati, dovevano partire su quella nave

Riceviamo in redazione la testimonianza di un nutrito gruppo di aquilani che avrebbero dovuto partire sulla Costa Concordia quel maledetto venerdì 13.

Invece per un fortuito contrattempo e con l'aiuto di S. Antonio hanno rimandato e quindi scampato il naufragio.

Di seguito la lettera:

La sciagura della Costa Concordia mi suggerisce di rendere pubblica la circostanza che mi vede scampato alla tragedia in mare solo per caso o per miracolo.

Sono Andrea, che insieme a mia moglie e molti altri amici, tutti aderenti a due diverse associazioni di volontariato e sociali decidono di partecipare alla crociera con la Costa Concordia in partenza da Civitavecchia il giorno 20 p.v. alle ore 19.00.

E fin qui nulla di strano, anzi tutto nella norma.

La mattina del 14 però, appreso dai telegiornali della tragedia, recatomi all'Agenzia che ha curato le nostre partenze, (Valtri Viaggi), apprendo di una circostanza, fino ad allora ignorata, secondo cui inizialmente la partenza era stata richiesta per il 13.01 proprio su quella disgraziata nave.

Fortunatamente però, a richiesta di un ex Vigile del Fuoco di Marana di Montereale (tal Soccorsi) era stata spostata la partenza al 20 gennaio, essendo Egli procuratore delle festività in Onore di S. Antonio Abate, ricorrente in Marana per il 17.01, come in molte altre località agricole del nostro territorio, con la tradizionale benedizione degli animali domestici dedicati all'agricoltura, aveva chiesto lo spostamento della partenza non volendo, per nessuna ragione, rinunziare all'evento religioso.

Non ritengo importante da parte mia fare commenti di sorta sulla fortunata circostanza, ma ritengo importante e legittimo diffondere la stessa affinché ciascuno possa fare le proprie riflessioni e considerazioni.

Credo che andrò a Marana ad assistere alle Funzioni Religiose in onore di S. Antonio ed in quella occasione ringraziare l'ex Vigile del Fuoco, che avrei dovuto conoscere in crociera, e perché no, ringraziare anche, doverosamente, il Santo che mi (ci) ha (miracolati?) salvati dalla tragedia.

Andrea