Costa Concordia, la donna moldava: "Ero con Schettino"

19 Gennaio 2012   11:51  

 Dopo la giornata di stop riprendono le ricerche dei dispersi a bordo della Nave Concordia. I dati registrati dagli strumenti sottomarini hanno infatti consentito di stabilire che allo stato è possibile operare in sicurezza. Gli uomini dei Vigili del Fuoco, della Guardia Costiera e della Marina riprenderanno dunque a breve le ricerche sia nella parte sommersa, sia in quella emersa della Concordia, ma è una corsa contro il tempo perché le condizioni meteo sono in peggioramento e, in caso di inabissamento del relitto, si rischia un disastro ambientale.

I pm stanno cercando la giovane donna straniera che diversi testimoni hanno detto di aver visto sulla plancia insieme al comandante Schettino e agli altri ufficiali al momento dell'impatto, che non sarebbe stata registrata nelle liste dei passeggeri. E' Domnica Cemortan, ha 25 anni, e alla televisione moldava Jurnal tv che l'ha intervistata dopo il naufragio, ha confermato di essere stata con il comandante. Ha anche detto di essere una dipendente della Costa, che sulla Concordia si trovava però in vacanza. Potrebbe essere la stessa donna che fino alle 21.05 era a cena con il comandante. Ora i pm la stanno cercando per interrogarla.  

Nuovi varchi in profondità. Riprendono dunque a volare gli elicotteri che calano i soccorritori dei vigili del fuoco e i sommozzatori e i palombari della Marina militare. Proprio questi ultimi, spiega il tenente di vascello, Alessandro Busonero, "questa mattina apriranno tre nuovi varchi a 18 metri di profondità sul ponte quattro in corrispondenza del corridoio di destra, cioè quello immerso, il corridoio che conduceva i passeggeri alle zone di abbandono nave". Quanto alle condizioni meteo, si temono il vento e le correnti che dovrebbero rafforzarsi dal pomeriggio. Il bilancio aggiornato del naufragio della costa è di 11 vittime, 21 dispersi e 5 corpi ancora da identificare.

Clini: "Non sono tranquillo". Il ministro dell'Ambiente Corrado Clini è preoccupato per il peggioramento delle condizioni meteorologiche. "Non sono per niente tranquillo perché quello che stiamo facendo dipende fortemente dalle condizioni meteo-climatiche", ha detto a Mattino 5. "Mi auguro - ha aggiunto - che tutto quello che abbiamo programmato possa essere sufficiente, ma devo dire che siamo appesi alle condizioni climatiche e stiamo con il fiato sospeso perché, qualora la nave dovesse spostarsi, subire dei danni, o i serbatoi dovessero rompersi, rischiamo veramente molto".

La donna moldava, dipendente Costa in vacanza. Durante l'interrogatorio di garanzia il comandante Francesco Schettino ha fatto il nome della donna che si trovava sulla Concordia insieme a lui e agli alti ufficiali, che è stato messo a verbale. Ha detto che la donna era con lui, ma non sulla plancia. Domnica Cemortan ha confermato alla televisione moldava che si trovava effettivamente con Schettino al momento dell'impatto. Ha detto di essere una dipendente della Costa, in vacanza sulla Concordia, e di aver aiutato molti passeggeri a fuggire. Con Costa lavorava da cinque anni e faceva la traduttrice. In quei momenti terribili "pensavo a mia figlia di due anni", ha raccontato nell'intervista tv.

Secondo i pm la presenza della donna, insieme alla telefonata con il commodoro Mario Colombo a cui era dedicato l''inchino', potrebbe essere una delle cause della distrazione del comandante e degli ufficiali. Ufficiali e comandanti hanno a disposizione un certo numero di posti discrezionali per invitare, senza che il commissario di bordo lo registri, amici e parenti. Anche su questo i pm vogliono indagare, per capire se ci fossero altre persone a bordo non registrate.

Due indagati. Sono due al momento gli indagati per il naufragio della Concordia: il comandante della nave, Schettino, attualmente agli arresti domiciliari, e il primo ufficiale. Lo ha detto il procuratore di Grosseto Francesco Verusio ai microfoni di Radio anch'io. "Vedremo se si prefigureranno altre responsabilità...", Ha aggiunto il pm a proposito di possibili falle nella catena di comando della nave nei momenti che hanno determinato il disastro.

La Carnival assicura assistenza. Intanto la Carnival, il colosso statunitense che controlla Costa Crociere, si è impegnata a fornire assistenza a ogni passeggero e membro dell'equipaggio coinvolto nel naufragio della Concordia. "Vi do la mia personale assicurazione che ci prenderemo cura di ognuno dei nostri ospiti, membri dell'equipaggio e loro familiari coinvolti in questo tragico evento", ha dichiarato in un comunicato l'amministratore delegato, Micky Arison.

La Costa finora ha assistito passeggeri e membri dell'equipaggio per il ritorno a casa e ha avviato i rimborsi del costo della crociera e delle spese sostenute a bordo. Inoltre la compagnia ha fatto sapere che sta contattando ogni passeggero e membro dell'equipaggio per rimborsarli delle proprietà personali lasciate sulla nave.

Negli Usa ci sono state critiche per il ritardo con cui la Carnival ha affrontato il disastro e per la vaghezza delle rassicurazioni su come evitare simili incidenti in futuro.

All'amministratore delegato Arison, proprietario della squadra di basket Nba dei Miami Heat, è stato rimproverato di non essersi recato personalmente in Italia.

L'ad di Costa scrive ai passeggeri
. In Italia, l'amministratore delegato della Costa ha mandato una lettera a tutti i passeggeri: "Ho il dovere di rendere conto a chi, come Lei, ha riposto in noi la propria fiducia": inizia così la lettera che Pier Luigi Foschi ha inviato a tutti coloro che, almeno per una volta, sono stati ospiti delle navi della compagnia. L'incidente della Concordia viene definito un "drammatico evento straordinario, apparentemente causato da un unico errore umano, che non dovrà più ripetersi". Al contrario, Foschi sottolinea gli "atti di eroismo di membri dell'equipaggio che hanno anteposto l'altrui salvezza alla propria", ricordando gli alti standard di sicurezza che caratterizzano le navi Costa e rivolgendo un commosso pensiero al "dolore delle famiglie delle vittime". La lettera si concentra a lungo sull'aspetto sicurezza, citando la preparazione dell'equipaggio, il numero di lance e giubbotti di salvataggio superiore al numero dei passeggeri, e le ispezioni periodiche "scrupolose".

fonte repubblica.it


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