Costantini (Idv): "Mai morti; semmai ammazzati"

Riceviamo e pubblichiamo

04 Novembre 2012   18:28  

Riceviamo la nota del capogruppo in Regione Abruzzo e del Commissario laziale dell'Idv Carlo Costantini.

 

La questione non è più solo politica.

Le due persone che negli ultimi mesi, in Procura a Palermo ed in Parlamento a Roma, hanno lavorato per ricostruire la verità sulle stragi di Falcone e di Borsellino e si sono opposte fermamente a qualsiasi tentativo di ostacolare la ricerca della verità nell'ambito dell'inchiesta sulla trattativa Stato-mafia, non sono più al loro posto.

Ingroia è finito in Guatemala e Di Pietro vogliono a tutti i costi che finisca fuori dal Parlamento.
Se tutti quelli che sputano sentenze sui blog e sulla rete usassero per un attimo il cervello, invece che le dita sulla tastiera del pc, riuscirebbero almeno a domandarsi perché.

Perché Ingroia finisca in Guatemala non lo so bene.

Ma so che vogliono che Di Pietro e l'IdV finiscano fuori dal Parlamento.

Facciamo qualche considerazione serena ed oggettiva:

- se per ricostruire la storia di uno dei personaggi più esposti degli ultimi 20 anni, scegli di affidarti a due persone più volte condannate per averlo diffamato;

- se per ricostruire le sue proprietà, scegli di affidarti al geometra dei diffamatori, le cui perizie sono state giudicate spazzatura dai Giudici che le hanno esaminate;

- se per mostrarti ancora più scrupoloso ti affidi a visure catastali, leggendone solo la prima pagina, così scambiando scale, pezzi di marciapiede e stalle con altrettanti appartamenti
- se per certificare con il sigillo di un Giudice la tua tesi leggi le prime due righe del suo provvedimento, ma non citi nessuna delle restanti 6 pagine, di quelle che raccontano, insieme alla verità, l'esatto contrario delle due righe che hai letto;

- se per dimostrarne una presunta immoralità sei costretto a tornare indietro di 17 anni, denunciando che nel 1995 non rifiutò una donazione legittima e regolarmente denunciata o non la riversò, a differenza di Prodi, in un Partito che non poteva riceverla, semplicemente perché non esisteva;
- se tutto questo è avvenuto all'interno di una trasmissione seria ed affidabile come Report e se oggi mezza Italia è irrimediabilmente certa del fatto che Di Pietro si è comprato 58 appartamenti con i soldi sottratti alle casse del partito, esattamente come Lusi e come Belsito, mirabilmente associati pochi istanti dopo, nella stessa trasmissione, al caso dell'Italia dei Valori, nonostante i conti dell'Italia dei Valori siano stati rivoltati come un pedalino in occasione di decine di controlli, senza che mai nessuno abbia trovato anche un solo euro fuori posto;

- se è vero, come è vero, tutto questo, Di Pietro è un pericolo per le istituzioni, come pensano oggi in buona fede la metà degli italiani, oppure i poteri occulti e deviati che gravitano all'interno delle istituzioni considerano un pericolo Di Pietro e stanno facendo di tutto per liberarsene?
Fermate le dita, lasciate un attimo i pc, liberatevi dai pregiudizi e provate a darvi una risposta.


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