Covid, Monitoraggio settimanale Gimbe: frenano i contagi ma aumentano i morti

15 Aprile 2021   16:53  

Frenano i contagi da SarsCov2, ma sono ancora più di 200 i pazienti che ogni giorno entrano in terapia intensiva. Nella settimana tra il 7 e 13 aprile, si é osservata infatti una riduzione del 15,4% dei nuovi casi, un aumento dei decessi del 7,5% rispetto a quella precedente, e un inizio di alleggerimento del carico per gli ospedali. Lo segnala la Fondazione Gimbe nel suo ultimo monitoraggio settimanale.    

In particolare il rapporto ha rilevato tra il 7e 13 aprile 106.326 nuovi casi contro i 125.695 della settimana precedente, un calo del 5,8% degli ingressi in terapia intensiva (-217) e dei ricoverati con sintomi (-8,1%), Sono invece aumentate le morti (3.083 vs 2.868). "I nuovi casi e la loro variazione percentuale continuano a scendere - commenta Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe - ma con un bacino di 520 mila casi attualmente positivi è impossibile riprendere il tracciamento dei contatti".   

"Sul fronte ospedaliero - aggiunge Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari Gimbe - le curve dei ricoveri con sintomi e delle terapie intensive hanno iniziato una discesa lenta e irregolare. Ma i numeri assoluti restano elevati e in molte Regioni gli ospedali sono ancora in affanno". Infatti, a livello nazionale l'occupazione dei posti letto in terapia intensiva (39%) e area medica (41%) è ancora superiore alle soglie di allerta (rispettivamente 30% e 40%). In particolare sono 7 le regioni ancora sopra la soglia di allerta per i posti letto di area medica e 13 per le terapie intensive. "Si conferma il calo dei nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva - conclude Marco Mosti, direttore operativo Gimbe - ma ogni giorno la media degli ingressi supera i 200". 

Vaccino, ciclo completo per 44% over 80, 3% dei 70-79  Degli oltre 4,4 milioni di over 80, 1.939.680 (il 43,9%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.414.126 (32%) hanno ricevuto solo la prima dose. E' quanto emerge dal monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe. Nella fascia 70-79 anni, degli oltre 5,9 milioni, 180.164 (3%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.395.527 (23,4%) hanno ricevuto solo la prima dose. Quanto agli appartenenti alla categoria ad elevata fragilità, le dosi destinate ai soggetti fragili vengono rendicontate nella categoria "Altro", dove oltre la metà delle dosi (1.680.418 dosi) è stata somministrata ad over 70 mentre il 47,6% (1.529.103 dosi) è andato a persone under 60, dove possono rientrare soggetti ad elevata fragilità e loro caregiver. 

 "E' evidente - precisa il presidente della Fondazione, Cartabellotta - che senza prevedere nella rendicontazione pubblica specifiche categorie di soggetti fragili non è possibile condurre ulteriori analisi su questo indefinito contenitore dove confluiscono certamente anche soggetti 'non aventi diritto".    In generale, al 14 aprile (aggiornamento ore 6.06) hanno completato il ciclo vaccinale con la seconda dose 4.055.458 milioni di persone (6,8% della popolazione), con notevoli differenze regionali: dall'8,3% del Piemonte al 5,2% della Campania. Anche se il numero di somministrazioni in alcuni giorni ha superato quota 300mila, su base settimanale non si va oltre le 1,9 milioni di dosi, numero ben lontano dall'obiettivo Figliuolo (3,5 milioni/settimana). "Se in vista della stagione estiva - conclude Cartabellotta - la priorità del Paese è rappresentata dalle progressive riaperture per rilanciare l'economia e placare le tensioni sociali, è indispensabile ribadire alcune dinamiche della pandemia e della campagna vaccinale per guidare Governo e Regioni in questa fase strategica e per una corretta informazione della popolazione". 

Riaperture determineranno risalita curva epidemica "Bisogna tener presente che se gli effetti di un'Italia rosso-arancione si protrarranno per almeno 3 settimane, il progressivo ritorno al giallo determinerà una risalita della curva epidemica anche se mitigata dalla ridotta probabilità di contagio all'aperto per l'aumento delle temperature". E' quanto sottolinea Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe  in merito alle ipotesi di riaperture in vista dell'estate. " Inoltre in tempi brevi non esiste alcuna possibilità di ridurre i contagi a 50 per 100.000 abitanti al fine di riprendere il tracciamento". La progressione della campagna vaccinale permetterà di mettere in sicurezza, auspicabilmente prima dell'estate, over 70 e fragili con notevole impatto su ospedalizzazioni e decessi, ma non sulla circolazione del virus. "Ecco perché - conclude - è fondamentale inserire specifici target di copertura vaccinale per le categorie a rischio".  


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