Riducendo di appena il 10 per cento gli sprechi di cibo degli italiani sarebbe possibile imbandire adeguatamente la tavola dei 3,7 milioni di concittadini (tra i quali ben 379.799 sono bambini tra 0 e 5 anni e 508.451 sono anziani di oltre 65 anni) costretti nel 2012 a ricevere cibo o pasti gratuiti in mensa o nelle proprie case.
E' quanto emerge da un analisi della Coldiretti, in occasione della presentazione del 'Piano di distribuzione degli alimenti agli indigenti 2012', realizzata dall'Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura (Agea).
Nel 'Piano' si evidenzia che sono aumentati del 9 per cento rispetto allo scorso anno gli italiani indigenti che hanno ricevuto pacchi alimentari o pasti gratuiti attraverso i canali no profit che distribuiscono le eccedenze alimentari.
In un Paese come l'Italia dove ci sono 653mila minori in stato di poverta' assoluta secondo l'allarme lanciato da "L'albero della vita Onlus" e' intollerabile che - sottolinea la Coldiretti - venga perso dal campo alla tavola ogni anno cibo per oltre dieci milioni di tonnellate.
Una tendenza che anche per effetto della crisi sta pero' lentamente cambiando: due italiani su 3 (65 per cento) nel 2012 hanno ridotto o annullato lo spreco di cibo, secondo l'indagine Coldiretti-Swg a ottobre 2012.
Tra coloro che hanno ridotto lo spreco il 67 per cento lo ha fatto - precisa la Coldiretti - facendo la spesa in modo piu' oculato, il 59 per cento utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, il 40 per cento riducendo le dosi acquistate e il 38 per cento guardando con piu' attenzione alla data di scadenza.