Sarebbero cento i lavoratori in cassa integrazione straordinaria a zero ore da ieri 4 luglio a Telespazio.
A renderlo noto è la Fim Cisl. "Da venerdì scorso - racconta - stanno arrivando ai lavoratori interessati le comunicazioni dell'azienda.
Eppure nell'ultimo incontro, appena tre giorni prima, il 28 giugno, ci era stato prospettato un accordo che veniva incontro alle nostre richieste.
Ad esempio facendo in modo che il provvedimento di cassa integrazione fosse utilizzato in maniera solidale, spalmato su tutti i circa 700 dipendenti per un giorno al mese".
Ieri i sindacalisti sono stati davanti ai cancelli dell'azienda di via Tiburtina.
Quanto accaduto, denuncia il sindacato, "non è nello stile Finmeccanica. Anche perché non c'è stato nessun riguardo alla condizione sociale dei lavoratori destinatari della cassa integrazione.
Ci sono persone con famiglie monoreddito, con figli handicap o con genitori bisognosi di assistenza. Speriamo che l'azienda possa tornare indietro".
"Eppure - aggiunge - sono stati firmati accordi anche più complessi rispetto a quello di Telespazio, come quello su Selex Communications Eslag Datamat per le sedi di Pomezia e Latina.
Sulla situazione occupazionale a Telespazio, seppure più in generale nelle aziende del gruppo Finmeccanica, era interventuto anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno, con una lettera al ministro Tremonti.
Salvo lo stabilimento del Fucino
Scatta la cassa integrazione per un quarto dei dipendenti della Telespazio di Roma, ma non per il sito marsicano.
L’organico dello stabilimento del Fucino, impegnato da tempo nel progetto Galileo, non dovrà ricorrere agli ammortizzatori sociali.