Crisi al Comune di Sulmona, si dimette il sindaco AnnaMaria Casini: Mio Atto di Grande Coraggio

10 Agosto 2018   21:26  

Il sindaco di Sulmona AnnaMaria Casini si è dimessa oggi pomeriggio.

Lo ha fatto dopo aver abbandonato l'aula consiliare mentre era in corso la discussione sulla riclassificazione dell'ospedale di Sulmona a ospedale di Primo livello. Una seduta che ha fatto riesplodere la crisi all'interno della maggioranza che sembrava chiusa con la verifica di quindici giorni fa.

A riproporre la questione della coesione della maggioranza e dei programmi da attuare è stato il consigliere comunale Andrea Ramunno (Adesso Sulmona)che mentre ci si accingeva a votare all'unanimità la delibera per l'ospedale ha chiesto la parola facendo riesplodere la crisi.
"Abbiamo chiesto due volte una verifica e questa nostra richiesta è stata disattesa - ha detto Ramunno - prendo atto che in questo momento l'amministrazione comunale non è in grado di rispondere alle sfide che ci si propongono, il sindaco prenda atto anche lei di questa situazione".

"Il mio è un atto di grande coraggio in quanto ritengo che non sia rispettoso nei confronti della città restare a lottare inutilmente tra le beghe politiche o presunte tali, che nulla hanno a che fare con il mio modo di intendere la politica e di operare per risolvere i problemi di Sulmona".

È uno dei passaggi più significativi della lunga lettera con cui il sindaco di Sulmona Annamaria Casini, ha rassegnato le sue dimissioni decretando dopo due soli anni, la fine anticipata dell'amministrazione guidata per la prima volta da una donna.

"La coalizione che ha sostenuto questo progetto oggi ha dimostrato di essere di fatto venuta meno, attraverso azioni ed omissioni indebolendo il progetto politico che doveva essere di reale cambiamento, per ideali e azioni. Oggi c'è stata l'ultima e più grave dimostrazione di come si stia giocando sulla pelle delle persone e della città. E a questo gioco io non ci sto.

Ognuno dovrà prendersi le proprie responsabilità rispetto ad un progetto che non è solo del sindaco, ma è di un intero gruppo, una maggioranza incartata su discussioni sterili che poco hanno a che fare con il bene di Sulmona".

Quindi la stoccata ai giovani consiglieri che secondo il progetto civico da lei sostenuto, dovevano essere i giovani del cambiamento. "Non hanno avuto il coraggio nè la giusta maturità di affrontare in modo deciso i problemi per portarli ad una risoluzione positiva insieme o di rinunciare alla poltrona.

Mi assumo, come ho sempre fatto, le mie responsabilità e anche per loro conto, con grande dolore e rammarico per tutto quanto avrei voluto continuare a fare per la mia città, ho deciso di concludere il mandato prematuramente".



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