Crollo Casa dello studente, interrogato D'Innocenzo

E Luca Valente non risponde al pm Picuti

05 Novembre 2009   15:25  

E' durato circa un'ora e mezzo l'interrogatorio di Luca Di Innocenzo, l'ex presidente dell'Azienda per il diritto allo studio universitario, che gestiva la casa dello studente dell'Aquila, nel quadro dell'inchiesta sui morti causati dal crollo dell' edificio la notte del 6 aprile scorso, durante il sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese. Prima di D'Innocenzo, il sostituto procuratore della repubblica Fabio Picuti aveva interrogato il direttore della Casa dello Studente, Luca Valente, che si e' avvalso della facolta' di non rispondere.
"Il mio assistito - ha detto l'avvocato Piergiorgio Merli, legale di Valente - si e' avvalso della facolta' di non rispondere perche' per organizzare una strategia difensiva bisogna prima valutare la documentazione alla base dell'accusa. E in tal senso la ricostruzione e' difficile perche' il progetto della Casa dello Studente parte dal '65, da quando si sono succedute poi ristrutturazioni e altri interventi".
Luca D'Innocenzo, invece, e' stato assistito dagli avvocati Fabio Alessandroni e Fausto Corti. "Abbiamo risposto - ha spiegato l'avvocato Alessandroni, all'uscita dagli uffici della Procura - in maniera esaustiva, puntuale con la presentazione di documentazione corposa, abbiamo chiarito la nostra posizione e abbiamo richiesto l'archiviazione".
Alla domanda dei giornalisti se Luca D'Innocenzo prima del 6 aprile era al corrente degli allarmi lanciati dagli studenti universitari e se la struttura avesse mostrato cedimenti, l'avvocato Alessandroni ha risposto che "Luca D'Innocenzo era il presidente dell'Adsu, organo politico, non era un organo tecnico e quindi le nozioni tecniche non erano a sua conoscenza". "Luca D'Innocenzo - ha aggiunto il difensore - sicuramente non era a conoscenza di queste informazioni. All'interno dell'Adsu - ha concluso il legale di D'Innocenzo- c'erano degli organi tecnici, l'ex Presidente dell'Adsu era solo una figura politica e lui e' responsabile solo per le decisioni di indirizzo politico non certamente per questioni strutturali".
Il legale ha concluso spiegando che "il clima dell'interrogatorio e' stato molto sereno, molto collaborativo, molto fattivo".
Con gli ultimi due interrogatori di oggi, si e' chiusa la prima fase dell'inchiesta sul crollo della Casa dello studente
in cui tra i 15 indagati (quattro sono deceduti e gli eredi risponderanno soltanto per eventuali condanne in sede civile), due si sono avvalsi della facolta' di non rispondere, altri due non si sono presentati agli interrogati.
Il calendario degli interrogatori prevede per domani e dopodomani, la convocazione di altri nove indagati, per il crollo della Facolta' di ingegneria di Roio. A breve la Procura provvedera' a notificare altri avvisi di garanzia per il filone d'inchiesta riguardante il crollo dell'ospedale "San Salvatore".


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