Crollo storico nel mercato auto italiano: Stellantis registra un calo drammatico del 33% a giugno

02 Luglio 2025   14:32  

La flessione delle vendite auto a giugno spinge Stellantis verso un rischio serio per la produzione e l’occupazione nel settore automobilistico italiano.

Il mercato automobilistico in Italia ha subito un significativo arretramento nel mese di giugno 2025, con le immatricolazioni che sono scese a 132.191 unità, segnando un calo del 17,44% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, come sottolinea il Centro Studi Promotor, questo dato va contestualizzato considerando che a giugno 2024 erano stati applicati gli incentivi legati all’Ecobonus per le auto elettriche, esauriti in sole 24 ore, un fattore che aveva temporaneamente spinto le vendite. "Senza quell’effetto, i numeri di giugno 2025 sarebbero stati sostanzialmente in linea con quelli dell’anno precedente", spiega il presidente Gian Primo Quagliano. Nel complesso, da inizio anno le vendite di autovetture in Italia ammontano a 854.690, con una leggera riduzione del 3,58% rispetto al 2024.

In questo contesto, il gruppo Stellantis, che comprende anche il marchio storico Fiat, registra un decremento particolarmente marcato. A giugno sono state immatricolate 32.437 auto, il 32,9% in meno rispetto al giugno 2024, con la quota di mercato che scende al 24,5% dal precedente 30,1%. Jean Philippe Imparato, responsabile per l’Europa di Stellantis, ha lanciato un monito chiaro durante gli Stati Generali dell’energia: "Sono necessarie decisioni rapide e incisive per salvaguardare l’industria automobilistica. Se la situazione non cambia, le conseguenze per i posti di lavoro saranno gravi e non possiamo escludere scelte drastiche".

Il manager ha inoltre toccato il tema di Maserati, spesso oggetto di ipotesi di vendita, ribadendo l’intenzione del gruppo di mantenerlo in portafoglio e promuovendo una maggiore sinergia con Alfa Romeo. Quest’ultimo brand continua a espandersi, consolidando una quota di mercato intorno al 2%, mentre Jeep Avenger si conferma come il suv più venduto in Italia. Tra le case automobilistiche straniere, la cinese MG domina con una quota del 3%, seguita da BYD che registra un incremento del 12,8% rispetto al mese precedente, raggiungendo l’1,7%. Al contrario, Tesla evidenzia un calo consistente, con vendite in diminuzione di oltre il 60% a giugno e del 36% da inizio anno.

L’ANFIA sottolinea inoltre un cambio nelle preferenze del mercato: cala la quota di auto diesel (10,2% nel 2025 contro 14,5% nel 2024) e benzina (26,1% contro 30,5%), mentre cresce quella delle vetture ricaricabili (10,5% rispetto al 7,2%) e di modelli mild e full hybrid (44,2% contro 38,7%). Intanto, il settore attende con attenzione la nuova tranche di incentivi per veicoli a zero emissioni previsti dal Ministero della Transizione Ecologica (Mase), con una dotazione di circa 600 milioni di euro, finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e rimodulati dagli investimenti originariamente destinati all’installazione di colonnine di ricarica.

Sul fronte sindacale, Michele De Palma, segretario generale della Fiom, ha chiesto un tavolo di confronto urgente con le organizzazioni sindacali e l’intervento deciso del Governo e delle Regioni per sostenere gli investimenti necessari a rilanciare il settore, specialmente in un momento delicato per le fabbriche italiane.

L’andamento del mercato auto italiano nel 2025 riflette quindi una fase di profonda trasformazione e incertezza, in cui le strategie industriali e le politiche di sostegno pubblico avranno un ruolo cruciale per definire il futuro di un comparto fondamentale per l’economia nazionale e l’occupazione.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore