Cuccioli di Amarena: al Sicuro nel Parco Nazionale, Ma Senza Interventi Umani
Il Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise interviene per dissipare le preoccupazioni e le speculazioni degli ultimi giorni riguardo al destino dei cuccioli di Amarena, rimasti orfani dopo che la loro madre è stata uccisa a San Benedetto dei Marsi alla fine di agosto. I due giovani plantigradi, di circa 8 mesi, sono attualmente al sicuro all'interno del parco e godono di un costante monitoraggio.
I guardiaparco dedicano particolare attenzione a questi cuccioli, confermando che "al momento stanno bene, continuano ad alimentarsi, a muoversi, a giocare e sono stati avvistati, anche da cittadini del territorio, di notte e anche di mattina presto". Dopo la sparatoria che ha privato i cuccioli della madre, sono scappati e per un certo periodo sono rimasti fuori dalla vista di tutti. Tuttavia, grazie agli sforzi congiunti dei guardiaparco e dei carabinieri forestali, sono stati individuati e posti in un ambiente sicuro all'interno del parco.
Nonostante la mancanza della madre, i cuccioli sono stati capaci di sopravvivere nutrendosi di cibo naturale e continuando a esplorare il loro habitat. Gli avvistamenti da parte del personale del parco sono frequenti, ma si nutre una crescente preoccupazione per il loro futuro. Fino all'autunno avanzato, è essenziale che i cuccioli mantengano le loro abitudini vitali, come muoversi, nutrirsi e giocare.
Il Parco sottolinea l'importanza di non interferire con gli orsetti, poiché l'istinto e la loro natura selvatica sono ciò che li guida attualmente. Si prevede che, quando arriveranno le stagioni più rigide, i cuccioli sceglieranno autonomamente una tana in cui trascorrere il periodo invernale.
È categoricamente esclusa qualsiasi cattura o intervento umano di svezzamento dei cuccioli, poiché potrebbe comportare rischi e benefici incerti. Il Parco continua a monitorare attentamente la situazione, intervenendo solo se le attività quotidiane dei cuccioli dovessero cambiare in modo significativo e mettere a rischio la loro salute.
