Trattandosi di rapporti di lavoro autonomo, il servizio personale della Giunta regionale svolge unicamente compiti di esame e valutazione dei progetti o programmi di lavoro, mentre è in testa alle direzioni che presentano i singoli progetti l´onere della copertura finanziaria e la scelta dei collaboratori da inserire nel progetto.
Lo precisa la Direzione personale e risorse umane della Regione dopo la presa di posizione di alcuni consiglieri regionali sulla vicenda dei contratti Co.co.co e Co.co.pro.
La Giunta regionale nel suo complesso stabilisce le modalità di presentazione dei progetti delle direzioni che cureranno successivamente il compito di gestire il personale.
"Questa Giunta regionale - spiega l´assessore al Personale, Giovanni D´Amico - all´indomani del suo insediamento ha ritenuto opportuno rinnovare gli incarichi sulla base delle necessità evidenziate dalla singole strutture, regolamentando la materia con atti della Giunta regionale nel novembre 2005 e ottobre 2006 di recepimento del decreto Bersani.
Successivamente - aggiunge - si è perfezionato un accordo con tutte le organizzazioni sindacali territoriali sulle operazioni di stabilizzazione dei precari e verticalizzazione del personale interno che ha trovato naturale sbocco nel progetto di legge presentato in Consiglio regionale e attualmente al vaglio delle commissioni competenti.
Come si può evincere, ci troviamo di fronte a misure di carattere generale e non particolare riguardanti tutti i lavoratori precari della Regione, degli enti e delle agenzie regionali.
Proprio questo percorso di trasparenza e di condivisione assunto dalla direzione del personale - sottolinea Giovanni D´ Amico - ha fatto superare alla Regione le pratiche che venivano attuate fino al 2005 di affidamenti diretti di incarichi di lavoro soprattutto presso gli enti strumentali Arit, Arta e Asl. In nessun atto di natura decisionale, competenze delle direzioni, si può rilevare una influenza proviene dalla Giunta regionale.
Per la Giunta - conclude D´Amico - resta determinante, in pieno accordo con le rappresentanze sindacali, il rispetto di tutti i lavoratori, dei lavoratori precari e dei loro diritti".
(AGI)