D'Alfonso, la lista con il morto firmatario, c'è esposto in Procura

04 Maggio 2014   08:43  

Sarebbe partito proprio ieri un esposto alla Procura di Chieti perchè ci sarebbe almeno una firma non regolare alla presentazione di una lista in appoggio del candidato Luciano D'Alfonso alla corsa per le elezioni regionali.

La firma apparterrebbe ad una persona deceduta e sarebbe giù stato escluso un caso di omonimia.

Irregolarità scovata grazie al lavoro certosino di un impiegato del comune che non ha potuto far altro che avvisare il comandante dei vigili Donatella Di Giovanni che a sua volta si è rivolta al sostituto procuratore Lucia Campo.

L'inchiesta è di tipo penale ed il reato ipotizzabile è il falso ideologico.

Così scrive il centro e ribatte anche l'ANSA.

La firma sarebbe la falsificazione di una persona morta nel 2012 a Chieti, apposti anche gli estremi del documento d'identità e certificata da un consigliere comunale di Chieti.

Anche un'altra irregolarità è balzata all'occhio dell'impiegato, una firma con il cognome storpiato come se chi l'avesse apposta non conoscesse bene il suo nome.

Se il quotidiano non specifica il nome della lista, l'agenzia di stampa parla chiaramente di quella in cui si sono candidati noti esponenti del centrodestra passati alla causa d'alfonsiana.

Dal canto loro i presentatori della lista dichiarano apertamente che anche se fosse riscontrata l'irregolarità della firma apposta ce ne sarebbero sufficenti a non farla decadere e le responsabilità sarebbero unicamente personali di chi ha garantito per la firma falsa.


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