D'Alfonso lascia la Presidenza della Regione, ora è caccia al successore

09 Agosto 2018   17:15  

Il presidente Luciano D'Alfonso lascia la guida della Regione Abruzzo. Oggi protocollerà le sue dimissioni. Lo ha annunciato nel corso della conferenza stampa, che si è tenuta questa mattina a Pescara, dove il presidente D'Alfonso ha ripercorso i suoi 50 mesi trascorsi alla presidenza della Giunta regionale. Ha illustrato i risultati raggiunti: dall'istituzione delle Zes (zone economiche speciali) ai 377 interventi del Masterplan spalmati sul territorio (1,5 miliardi di euro), passando per la riforma delle società partecipate (la costituzione della società unica dei trasporti) alla manutenzione della viabilità provinciale (56 milioni di euro destinati alle quattro amministrazioni provinciali), la lotta al dissesto idrogeologico, il rilancio dei porti regionali, Ombrina Mare, il nuovo piano integrato dei rifiuti e le reti TnT che hanno connesso l'Abruzzo ai nuovi percorsi europei.

"Abbiamo fatto tanto per il rilancio del territorio regionale - ha esordito il presidente Luciano D'Alfonso -. Abbiamo ottenuto la norma 'salva-Abruzzo' con la quale abbiamo rinegoziato e allungato il debito pregresso e programmato gli interventi per il rilancio del distretto dell'automotive, sono interventi richiesti da Sergio Marchionne, come il potenziamento elettrico dell'area, la banda larga e ultra-larga per il sito industriale e l'appalto dei lavori della Fondovalle Sangro, attesi da oltre 40 anni. Insomma non ci siamo tirati indietro difronte alle istanze del territorio".

D'Alfonso ha parlato anche di progetti che non sono stati realizzati: "Sono dispiaciuto - ha osservato - per non essere riuscito a realizzare la sede unica a Pescara della regione, a ridurre le liste d'attesa nella sanità e, non per ultimo, per non aver approvato una legge che aiutasse le giovani coppie nelle procedure di adozione di un figlio".

Infine, il presidente della regione, prima di congedarsi, ha parlato di futuro. "Ora mi occuperò a tempo pieno della attività di parlamentare e continuerò a guardare sempre all'Abruzzo - ha sottolineato -. La data delle nuove elezioni regionali sarà decisa concordemente dal vice presidente della giunta, dal presidente del consiglio regionale e dal presidente della Corte di Appello; io credo che gli abruzzesi torneranno al voto tra dicembre e gennaio prossimi".

La Giunta, su proposta del Presidente Luciano D'Alfonso, ha deliberato infine anche il 'passaggio di consegne' al vice presidente Giovani Lolli. "Al contrario di quanto è accaduto in passato - ha concluso D'Alfonso - ho realizzato un dossier nel quale ho raccolto tutte le attività svolte durante la mia presidenza. Da qui bisogna ripartire

Per quando riguarda il suo successore, D'Alfonso ha detto: ''Tengo a precisare che Legnini è una risorsa della Repubblica per incarichi rilevantissimi. Io conosco la stima che riscuote Legnini a livello nazionale, per incarichi rilevantissimi viene sempre preso in considerazione'', così Luciano D'Alfonso sulle voci che vorrebbero l'attuale vicepresidente del Csm Giovanni Legnini candidato col centrosinistra.

L'incarico istituzionale di Legnini scade infatti il prossimo 24 settembre. D'Alfonso, che da oggi non è più il presidente della Regione dopo aver optato per il Senato, ha così precisato il suo pensiero sulla figura che dovrà sostituirlo nella coalizione di centrosinistra.

''Penso ad un Eta Beta che ha capacità di fare coalizione, autorevole, che non ha nemici, un Eta Beta che abbia la capacità di una cultura di governo, che conosca il valore, la densità e la delicatezza della decisione pubblica, una persona con una storia riconoscibile, che abbia il linguaggio della politica e linguaggio dell'amministrazione e il linguaggio delle istituzioni'', ha spiegato oggi D'Alfonso.



Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore