D’Amato: io sto con Marchionne. Politica scadente

30 Ottobre 2010   00:43  

L’ex presidente nazionale di Confindustria, Antonio D’Amato, nel corso di un’intervista convocata presso l’hotel Quisisana di Capri a margine della prima giornata del convegno dei Giovani Imprenditori, invita il Governo a completare la riforma del mercato del lavoro. “E’ assolutamente necessaria per lo sviluppo del Paese, non oso pensare a che livello sarebbe la disoccupazione senza la legge Biagi”. Antonio D’Amato rivela anche che rifarebbe la battaglia anti articolo 18. “Il fatto che solo la Cgil – dice – tra le organizzazioni sindacali che da presidente di Confindustria convocai all’epoca non abbia accettato la proposta evidenzia quanto fosse sensata la strada intrapresa&rd quo;. Se la riforma fosse stata completata “non avremmo mai avuto il caso Fiat di Pomigliano” chiosa D’Amato.

“Fare politica e fare impresa sono due cose differenti”. È drastica poi la risposta di Antonio D’Amato, nel corso della conferenza stampa di Capri. “Ho già fatto il massimo di politica che un imprenditore può fare, con la guida di Confindustria – aggiunge – Ora ho scelto di fare impresa”.

Sulla situazione italiana, D’Amato è molto critico: “Così il Paese non va nessuna parte. C’è uno scadimento della politica. Servire lo Stato vuol dire invece assumersi una grande responsabilità nel nome di valori come trasparenza e solidarietà”. Ruolo importante anche per gli imprenditori, che “devono mostrare i punti di forza e le criticità del Paese nell’interesse di tutta l’Italia”.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore