D'Amico:politica di disgregazione per i lavoratori Regione

Possibile incontro con i sindacati

13 Maggio 2010   12:29  

A proposito della denuncia da parte dei segretari regionale della Funzione Pubblica CGIL e CISL delle "procedure ondivaghe" dell'assessore Carpineta in relazione alle politiche per il personale precario e non della Regione Abruzzo, il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D'Amico si e' reso disponibile ad un incontro con i sindacati per fare il punto della situazione.

"Voglio a tal proposito ricordare - sottoliena il vice presidente - che il 31 dicembre 2008, data in cui ho cessato le funzioni di assessore al personale, erano esecutivi i seguenti provvedimenti, tutti concordati con le organizzazioni Sindacali e la RSU della Giunta: piano di riqualificazione e progressione verticale del personale attraverso il procedimento dei corsi concorso (il piano riguardava 453 posizioni organiche ed aveva regolare copertura finanziaria); blocco del ricorso ed assunzione di personale precario; piano di stabilizzazione triennale del personale precario (Delibera di giunta n. 38 del 27.01.2008 ); progetto di legge regionale della Giunta, nella quale ero assessore, per la riforma organica della L.R. n.77/99, depositata in Consiglio regionale. Con l'entrata in carica dell'assessore Carpineta - rileva ancora D'Amico - il Sindacato ha accettato, sulla base del solo principio fiduciario, che si avviassero nuove procedure e si e' visto modificare unilateralmente gli accordi e gli atti vigenti, senza alcuna contrattazione. Prendo atto - conclude D'Amico - che ad un anno di distanza si misura una politica di totale disgregazione delle regole e delle prospettive per il personale regionale; un potenziale e dannoso incremento del contenzioso; una crescente inefficienza dell'organizzazione e della qualita' del lavoro, con riflessi gravi, date le condizioni di emergenza in cui vive la Regione Abruzzo dal 2009". (AGI)


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