Da una prospettiva libertaria - ORO BIANCO

di Bonifacio Liris

17 Dicembre 2008   07:57  
Il tempo mediatico ha la tragica capacità di rimuovere i fatti e le loro conseguenze in tempi brevissimi.
Allora sento il dovere di ricordare quello che è successo qualche mese fa, nel bel mezzo di un’estate canicolare, in parlamento. Era il 5 agosto quando la legge 133 ha convertito il decreto legge 112 di Tremonti, votato in aula ed approvato con il concorso/complicità dell’opposizione. Bene, quel decreto contiene un articolo, il 23 bis, che sancisce praticamente la privatizzazione di beni pubblici, in particolare uno “pubblico” per antonomasia, l’acqua, introducendo la possibilità per soggetti privati di gestirla e controllarla.

Che significa tutto questo? L’acqua è diventata una merce e sarà soggetta quindi alle logiche speculative e ballerine delle multinazionali, come la Veolia che a Latina, tramite Acqualatina, vuole aumentare la bolletta del 300% e tiene sotto ricatto una comunità che non intende pagare un soggetto privato e non sopporta che la sua acqua sia soggetta a una s.p.a.; bene, questa manda i suoi “bravi”, i suoi vigilantes e minaccia di chiudere i contatori o di ridurre il flusso dell’acqua.
Quello che più mi sconvolge è come una comunità (e non è la sola, ormai!) sia lasciata al suo destino, l’ignavia delle opposizioni che non fanno neanche più finta di opporsi e tutto dorme, tutto tace, le notizie scompaiono, la realtà scompare.

Intanto la colonizzazione continua… Quasi tutto il sud di questa italietta di contrabbando è in mano a squali e squaletti di ogni risma, dalla Veolia, appunto, alla Acea, alla Suez, e ad altre s.p.a., che aumentano il loro fatturato sul sacrificio di diritti fondamentali, come quello di disporre di beni naturali.
L’acqua è vita, noi ne siamo fatti per il 70 %, nasce dalla terra, è sacra in tutte le culture.

Non si può sopportare questo, ma soprattutto l’intollerabile coltre di silenzio che viene calata su decisioni che riguardano la vita stessa. Bisogna affrancarsi dalla politica ufficiale, ormai asservita alle banche e alle multinazionali, e ricominciare a farla davvero, dal basso, per riprenderci quello che ci hanno tolto e impedire che continuino a speculare e a rosicchiare quello che resta dei diritti essenziali, quindi del nostro essere uomini.

Bonifacio Liris

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