Dal golfo d'oro alla valle del Sangro

14 Marzo 2012   12:53  

Vasto, è una città dalle antiche origini, attiva prevalentemente nel commercio marino. Dopo le distruzioni causate dai barbari, fu ricostruita dalla ricca e potente famiglia spagnola dei D’Avalos, che tra l’altro, fecero innalzare l’imponente Palazzo che prende il loro nome e che oggi ospita il Museo Archeologico e la Pinacoteca Civica.

Nel centro della città si possono vistare diverse chiese: la Cattedrale di San Giuseppe con la sua facciata cinquecentesca, la chiesa di San Lorenzo, la chiesa del Carmine e la chiesa di Santa Maria Maggiore che con il suo bel campanile del trecento e la cupola, conserva una preziosa reliquia: una spina della corona di Cristo donata da Pio IV ad Alfonso D’Avalos, e che il giorno del venerdì santo si copre di lanugine bianca. In base alla consistenza della lanugine, la popolazione trae previsioni sul futuro raccolto.

Dal centro ci si può spostare verso il suggestivo belvedere che si affaccia sullo splendido “Golfo d’Oro”.

Fiore all’occhiello della città di Vasto è il suo litorale, il più esteso della regione che alterna a lunghi tratti di sabbia bianca, splendide calette nella zona di Punta Penna e nella Riserva Naturale di Punta Aderici. Casalbordino, a sette chilometri dal mare, offre due interessanti monumenti dell’ arte sacra abruzzese: i resti dell’Abbazia di Santo Stefano in Rivomare e il Santuario della Madonna dei Miracoli, importante punto di riferimento della religiosità abruzzese.

Il Santuario lega le sue origini alla miracolosa apparizione della Beata Vergine avvenuta nei pressi della cittadina il giorno della Pentecoste nel 1576 ed è oggi meta di numerosi pellegrini, al suo interno un quadro della Madonna Miracolosa. Monteodorisio è uno dei piccoli centri abruzzesi più importanti nel panorama storico-artistico medievale, il suo castello, collocato in una posizione privilegiata rispetto al territorio, è stato realizzato a più riprese a partire dal XI secolo; al suo interno ospita il Museo Civico, il centro di documentazione dell’Ordine Francescano in Abruzzo e Molise e l’Archivio documentario ed iconografico.

Alla Madonna delle Grazie è dedicato il santuario che, realizzato nel 1985, presenta all’interno originalissimi affreschi stile liberty. Da visitare sono, poi, il Palazzo Suriani con pregevoli affreschi e la chiesa seicentesca di San Giovanni. Popoloso centro della zona del Sangro, Atessa è sorta dall’unione di due piccoli nuclei, Ate e Tixe, divisi da un vallone, secondo la leggenda, abitato da un drago, sconfitto dal Vescovo Leucio.

La Cattedrale, edificata in suo onore, conserva un fossile ritenuto una costola del drago, ed è caratterizzata dal portale medioevale e dal rosone riccamente lavorato. Poco fuori l’abitato di Atessa, si trova il Convento di Vallaspra (XV sec.), intitolato a San Pasquale. Al centro del chiostro è il “Pozzo del Miracolo”: nel 1709, in un periodo di siccità l’acqua ricomparve abbondantemente dopo che vi era stato versato l’olio della lampada dell’altare di San Pasquale.  


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