Dalle valli teatine agli eremi della maiella

14 Marzo 2012   12:23  

Bucchianico,è un piccolo centro di collina dalle origini antiche, da visitare il convento, la chiesa di San Francesco e la chiesa di Sant'Urbano, protettore della città, di cui si conservano le reliquie. Nel mese di maggio si svolge la festa dei banderesi, una rievocazione storico - folkloristica legata a fatti d'arme avvenuti nel 1300.

In quell'occasione Sant'Urbano intervenne, suggerendo la strategia vincente in risposta a un tentativo di invasione da parte dei teatini. Bucchianico ha dato i natali San Camillo De Lellis che dedicò la sua via ad assistere i malati, al Santo sono dedicati la Chiesa-Santuario e Convento.

A pochi chilometri da Bucchianico si trova Chieti, città Marrucina per eccelenza, l'antica Teate diventò Municipio Romano, a conferma delle sue antiche origini restano i reperti archeologici ritrovati nel suo territorio e conservati nel Museo Archeologico Nazionale.

Tra i reperti è conservato il simbolo dell'Abruzzo, la statua del Guerriero di Capestrano del IV sec. a.C. La Cattedrale, risalente al periodo di Teodorico (840 d.C.) venne ampliata nel XI sec. con la costruzione della cripta. Nell' imponente chiesa dedicata a San Giustino Vescovo e Martire, è conservato il busto in argento del Santo, opera di Nicola da Guardiagrele e nella cripta si possono ammirare tracce di affreschi medioevali.

La Cappella del Suffragio è la sede della Confraternita dei Morti, che organizza la storica Processione del Venerdì Santo. L'evento richiama folle di fedeli e turisti ad ammirare il suggestivo corteo, che avanza illuminato dalle fiaccole, al suono delle musiche del Miserere.

Da visitare anche la Chiesa di Sant'Agostino, la chiesa di San Francesco della Scarpa e la chiesa di Santa Maria della Civitella.Passando dalla provincia teatina a quella pescarese, il paese di  Manoppello vanta origini antichissime.

Il Santuario del Volto Santo esercita notevole richiamo su numerosi fedeli, che vi si recano per ammirare il sacro velo della Veronica. Il velo trasparente, raffigurante l'effige di Cristo, è ritenuto insieme alla Sacra Sindone, uno dei due volti originali di Cristo, immagine " Acheropita", ovvero non dipinta dalla mano dell'uomo.

Oltre al Santuario è possibile, poi, ammirare un gioiello dell'architettura cistercense, l'Abbazia di Santa Maria di Arabona, posta su un colle sulla Val Pescara, la costruzione, fondata nel 1208, presenta all'interno costoloni e volte a crociera e arredi significativi come il tabernacolo gotico e dipinti del 1337.

L'esterno, invece, conserva due rosoni e cinque monofore. L'intero  complesso è immerso in uno splendido parco.Serramonesca è un piccolo centro fortemente legato al rito della transumanza. Attraverso il "sentiero Italia", è possibile raggiungere il suggestivo eremo di Sant'Onofrio, scavato nella roccia della Maiella e meta in passato dei monaci di Sa Liberatore.

A due chilometri dall'abitato, l'Abbazia di San Liberatore a Maiella è tra le chiese più belle d'Abruzzo. Fondata, secondo la leggenda da Carlo Magno, la costruzione venne innalzata da Teobaldo e poi ricostruita (nel 1080) da Desiderio, abate di Montecassino.

Sul versante della Maiella, nei pressi di Roccamorice, si trovano due eremi molto suggestivi: Santo Spirito e San Bartolomeo in Legio. L'eremo di San Bartlomeo in Legio sembra disegnato sull'arida roccia, quasi privo di dimensioni , la struttura interamente scolpita nella roccia risulta indubbiamente suggestiva. Celestino V ne promosse la costruzione ma, dopo il suo iniziale soggiorno, il santo fu costretto ad allontanarsi: egli rappresentava, infatti, per i suoi seguaci, un'attrattiva irresistibile che lo costrinse a cercare un rifugio più isolato.

Sempre in prossimità di Roccamorice si può visitare uno dei luoghi di fede maggiormente praticati: l'eremo di Santo Spirito. 


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