Decreto sicurezza, Il Dl sicurezza va cambiato", lettera di 19 deputati 5S

20 Novembre 2018   13:05  

Il decreto sicurezza e immigrazione targato Matteo Salvini rischia di spaccare il Movimento 5 Stelle anche alla Camera. A quanto apprende l'Adnkronos da fonti parlamentari, 19 deputati M5S hanno inviato una mail al capogruppo pentastellato Francesco D'Uva per rivendicare la possibilità di apportare modifiche al testo del dl licenziato dal Senato lo scorso 7 novembre. 

D'Uva replica che il decreto sicurezza "è già stato migliorato al Senato" e, consentendo "di smantellare il business sulla pelle dei migranti", rappresenta "una battaglia storica del Movimento". A replicare è anche Salvini, all'Adnkronos: "Il decreto sicurezza-immigrazione va approvato, e in fretta, per il bene degli italiani". "Lotta all’immigrazione clandestina e alla mafia - aggiunge poi in una dichiarazione - non possono aspettare".

"Pur coscienti del percorso che avrà il Decreto Sicurezza e Immigrazione e dei tavoli di trattativa che ci sono stati sul tema in fase di elaborazione, riteniamo che il testo che arriverà alla Camera abbia molte criticità che si rifletteranno pesantemente sulla vita dei cittadini. Un testo che non trova, in molte sue parti, presenza nel Contratto di Governo ed è, in parte, in contraddizione col programma elettorale del MoVimento 5 Stelle". E' quanto si legge nella mail inviata ai capi area e ai capigruppo di commissione dai deputati 5 Stelle Barzotti, Bruno, Cappellani, D'Ippolito, Deiana, Di Lauro, Ehm, Federico, Giannone, Giordano, Iovino, Ricciardi, Sarli, Siragusa, Sportiello, Suriano, Termini, Traversi, Vizzini.

"Siamo perfettamente a conoscenza di come questo decreto sia essenziale per la Lega e non è nostra intenzione complicare i già delicati equilibri di governo; non per questo però - proseguono i 19 firmatari - riteniamo di non dover esercitare il nostro diritto di parlamentari e di non lasciare una traccia chiara e precisa di quale sia la posizione del MoVimento 5 Stelle su questo provvedimento".

"Non ci arroghiamo il diritto di essere la voce del MoVimento, sia chiaro. Ci sarebbe però piaciuto confrontarci in tempi e modi adeguati affinché una posizione condivisa emergesse. Purtroppo rileviamo una carenza di discussione interna che in molte sedi, anche ufficiali, tanti di noi hanno espresso", rimarcano i deputati M5S.

"Per questi motivi - insistono - per l'importanza politica del decreto, per la sua incidenza culturale e sociale, veniamo a sottoporre al Presidente del Gruppo Parlamentare, ai Capigruppo di Commissione, ai Capi Area, otto emendamenti che alleghiamo, da depositare in Commissione Affari Costituzionali che sicuramente non renderebbero il decreto ottimale ma migliorerebbero sostanzialmente alcune parti davvero critiche, sempre ovviamente nel rispetto del Contratto di Governo, della Costituzione e dei principi del MoVimento 5 Stelle".

"Sappiamo che questo iter di condivisione interna possa non essere canonico e che la firma su un emendamento dovrebbe essere il passo conclusivo di un percorso: tale percorso però non c'è mai stato e la responsabilità non è certo dei singoli deputati e deputate. Quindi non rimane altra strada, al momento, di procedere in questa maniera", aggiungono i firmatari della missiva.

I pentastellati chiedono "ai destinatari di questa mail di girarne il contenuto e gli allegati a tutti i Portavoce Deputati e Deputate: gli emendamenti sono chiaramente aperti alla firma di tutti. 

Concludiamo, non più sperando in maggior collegialità e condivisione, come facciamo da tempo, ma chiedendola con forza", chiosano i 19 grillini.



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