Del Turco sta meglio ed è pronto al confronto con Angelini

La visita del figlio e del sindaco di Collelongo

26 Luglio 2008   11:24  

"Sta bene fisicamente e mentalmente. Abbiamo parlato a lungo delle cose di Collelongo e ne ho ricavato una positiva impressione, portero' i suoi saluti alla cittadinanza del paese e sono sicuro che trovera' larga e calda accoglienza". Lo ha detto Angelo Salucci, sindaco di Collelongo, al termine della visita in carcere ad Ottavino Del Turco. "Per quanto riguarda l'inchiesta - ha aggiunto Salucci - sono questione tecniche e Ottaviano sa quali sono le procedure che il suo difensore vorra' utilizzare. Si aspetta appena possibile di essere posto in una condizione diversa da quella attuale". Relativamente al confronto, che la Procura di Pescara ha chiesto al gip, tra Vincenzo Angelini, il grande accusatore e lo stesso del Turco, il sindaco ha affermato: " Ci deve essere in quanto costituisce uno degli elementi di base preliminari e fondamentali degli accertamenti che ha fatto la Procura".

"Mio padre è pronto a un eventuale confronto con il suo principale accusatore, sicuro di dimostrare la sua estraneità ai fatti. Sono azioni previste dalla procedura giudiziaria. Tutto quello che è legale siamo disposti ad affrontarlo affinché venga fuori la verità". Lo ha detto Guido Del Turco all'uscita dal carcere di Sulmona, dopo una nuova visita al padre Ottaviano, arrestato il 14 luglio nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti nella sanità. "Non è una guerra, ma un confronto tra chi ti accusa e chi si deve difendere. Siamo convinti che tutto si sistemerà per il meglio" ha aggiunto il figlio del presidente dimissionario della Regione Abruzzo. Guido Del Turco è arrivato all'istituto di pena insieme al sindaco di Collelongo, Angelo Salucci, e alla compagna del governatore, Cristina D'Avanzo. L'incontro è durato circa due ore e mezzo. All'uscita dal carcere la compagna di Del Turco non ha voluto rilasciare dichiarazioni. Lo ha fatto per lei Guido Del Turco, descrivendo l'incontro come molto commovente. "Non si vedevano dal giorno dell'arresto e ci sono stati molti momenti di silenzio. Nessuno dei due - riferisce ai cronisti - ha pianto. Ci siamo imposti sin dall'inizio di questa vicenda di non lasciarci travolgere dalle emozioni, ce le teniamo dentro". Alla richiesta di commentare le affermazioni di Antonio Di Pietro che ieri, in piazza a Pescara, ha chiesto solidarietà anche per i magistrati che seguono l'inchiesta, oltre che per coloro che sono in carcere, il figlio di Del Turco ha replicato: "preferisco non commentare".


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