''Delocalizzazione cementificio di Pescara: alle parole seguano i fatti''

20 Settembre 2012   16:49  

Riceviamo dai sindacati e dipendenti del cementificio di Pescara e pubblichiamo:

''La RSU del Cementificio di Pescara unitamente ai lavoratori, ritengono che il dibattito di questi ultimi giorni sul cementificio sia importante ma allo stesso tempo fuorviante e pericoloso.

Fermo restando che appare sensata e legittima la proposta di un’eventuale delocalizzazione dell'impianto, salvaguardando tutti i livelli professionali e occupazionali, nonché l'indotto che ruota intorno al cementificio (centinaia di famiglie ) siamo tuttavia consapevoli che attualmente questa soluzione non sembrerebbe attuabile.

Quando si fanno proposte, seppur condivisibili, bisognerebbe infatti che le stesse fossero sostenute da risorse economiche che permettano, appunto, la realizzazione delle stesse.

Di contro, si entra in un dibattito importante e allo stesso tempo affascinante, ma anche un po' fuorviante e pericoloso, magari alimentando aspettative legittime per le famiglie che vivono nei quartieri limitrofi al cementificio, ma che rischiano, inevitabilmente e puntualmente di essere disattese.

Risultato? Belle e immediate figure da parte di chi li propone, aspettative legittime da parte delle famiglie interessate alla delocalizzazione che poi rischiano di sciogliersi come neve al sole. A chi giova tutto questo?

Sicuramente non giova ai lavoratori del cementificio e dell'indotto, che in questi giorni hanno vissuto momenti di allarmismo che potevano essere evitati.

Se poi, invece, ci fossero risorse finanziarie certe, che noi non conosciamo, da parte di enti e privati, si mettano sul piatto, si trovi una area idonea, si garantiscano i livelli occupazionali dei diretti e dell'indotto e si inizi a discutere, in questo caso seriamente, di delocalizzazione. Se si discute invece senza questa fondamentale premessa si rischia, come sempre accade in queste circostanze, di parlare del nulla.

Ancor di più in un momento di crisi economica ed occupazionale come quello che stiamo vivendo. Dobbiamo evitare e dovrebbe farlo ancor di più chi ha responsabilità pubblica, di mettere in contrapposizione salute e lavoro.

Tutto ciò non giova a nessuno. E men che meno all'intera comunità che si rappresenta. Cosa è accaduto allora? Ci sarebbe un parere non favorevole e non vincolante da parte del Comune di Pescara in relazione al documento AIA (autorizzazione integrazione ambientale).

A questo punto dovrebbe esprimersi la Conferenza dei Servizi che terrà conto, evidentemente e soprattutto delle analisi.

E forse un po' meno delle sensazioni ad effetto anche se legittime e sapremo con serenità, se il cementificio è compatibile, come lo è sempre stato in tantissimi anni di attività, dal punto di vista ambientale.

Tutto qui, nulla di più nulla di meno. Come dire, una tempesta in un bicchier d'acqua ! Consapevoli di ciò, la RSU i dipendenti del cementificio e dell'indotto e le loro rispettive famiglie attendono con tranquillità e serenità.

Consci di non volere entrare in discussioni che si sono divulgate a nostro avviso, erroneamente. Consci, altresì, di voler evitare nella maniera più assoluta di mettere in contrapposizione salute e lavoro. Non siamo affatto persuasi da questa impostazione fuorviante e pericolosa, ed auspichiamo che in futuro ci sia un nostro maggior coinvolgimento.''

 


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