Denunciate sei persone dalla forestale nel chietino

17 Maggio 2010   12:21  

La Forestale di Gissi e Castiglione Messer Marino, ha sequestrato un terreno in via Cimitero a Fraine (Chieti) e denunciato sei persone alla Procura della Repubblica di Vasto per gestione di rifiuti non autorizzata in concorso tra loro. Si tratta di G.D'A, un pensionato sessantasettenne, F.G., 49 esercente, S.P., 39 operaio, tutti di Fraine, il trentottenne F.G., il trentaseienne D.D.M. e il cinquantacinquenne L.F.A., questi ultimi titolari di imprese edili di Castiglione Messer Marino. Le indagini sono partite a seguito di un esposto di un cittadino su presunti abusivismi realizzati nei pressi dell'abitato di Fraine. Sul posto e' stato trovato un accumulo abusivo di rifiuti speciali, provenienti da attivita' edilizie, su terreni privati adiacenti ad un fabbricato rurale. Dagli accertamenti successivi e' emerso che, oltre l'intestatario dei terreni, anche i suoi due generi e tre artigiani di Castiglione Messer Marino avevano depositato propri rifiuti. Infatti, il proprietario del sito, ha realizzato una vera e propria discarica abusiva con l'accumulo, piu' o meno sistematico ma comunque ripetuto e non occasionale, su un'area di circa 240 m2, di rifiuti speciali non pericolosi provenienti da attivita' di demolizione edilizia o stradale. L'attivita' abusiva di smaltimento dei rifiuti ha modificato anche lo stato dei luoghi con l'innalzamento del livello del terreno fino a quello della sede stradale ed ha creato un vero e proprio terrazzamento adibito a piazzale per deposito di legna ed attrezzi agricoli. Dai controlli documentali eseguiti presso il sito e presso il Comune e' stata accertata, oltre alla mancata presentazione di un'eventuale D.I.A., in ambito urbanistico, per il livellamento dei materiali ammassati per la realizzazione del piazzale a servizio del fabbricato, anche l'assenza della prescritta autorizzazione, iscrizione o comunicazione, ai sensi del Decreto Ambientale del 2006, all'Albo dei gestori ambientali per l'attivita' svolta di raccolta, trasporto, recupero e smaltimento dei rifiuti. Sul luogo, gli operatori di polizia forestale hanno riscontrato, quindi, violazioni penalmente rilevanti in materia ambientale e, dopo aver eseguito gli accertamenti di rito, per impedire che i reati venissero aggravati e portati ad ulteriori conseguenze, hanno sottoposto l'area a sequestro preventivo. (AGI) Cli/Ett


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