Deragliamento Sulmona-Avezzano: investire sulle ferrovie prima che ci scappi il morto

26 Giugno 2011   19:16  

A seguito del deragliamento del treno sulla Sulmona-Avezzano scrive Lucia Proto Responsabile Donne IDV Abruzzo:

''Il deragliamento a Goriano Sicoli del treno della linea Sulmona - Avezzano, accaduto ieri, è un incidente molto grave che si va a sommare ai continui disservizi e incidenti che avvengono continuamente sulla linea ferroviaria Pescara - Roma. Questa linea è ancora quella creata agli inizi del 900’, a binario unico. Vengono ancora utilizzate motrici vetuste ed altamente inquinanti e specialmente durante le fermate nelle stazioni sono dannose alla salute dei viaggiatori. Dallo stato di abbandono dei binari, sembra che non venga effettuata alcuna manutenzione: erba alta, rami degli alberi che rigano le pareti delle carrozze al loro passaggio, tronchi di alberi che spesso cascano improvvisamente tra i binari scongiurando tragedie e bloccando per ore la linea.

Per non parlare del terrore che si vive per la paura che avvengano delle frane del terreno lungo il percorso, qualche anno fa, ho preso il treno che è passato prima che si verificasse la frana di Arsoli che uccise una giovane mamma. Il rischio di frana dei terreni limitrofi ai binari è molto elevato, anche perché si costruiscono fabbricati non rispettando le distanze dai binari, eliminando così le alberature che trattengono la terra e creando scarichi a dispersione sotto terra che oltre ad inquinare le falde acquifere generano dei vuoti sotterranei, causa dei dissesti idrogeologici. Sono una pendolare, mi reco a Roma per lavorare e ho preso questo treno per almeno 2 anni consecutivi.

Al mattino molto presto, ogni volta dovevo percorrere tutte le carrozze per trovare una seduta decente “pulita”; tutti i sedili erano macchiati. Ero costretta ad appoggiare qualche fazzoletto di carta sul poggiatesta per quanto era sporco. Se malauguratamente avevo necessità di recarmi in bagno, spesso li trovavo tutti chiusi a chiave, perché inutilizzabili; uno addirittura aveva un buco dal quale si vedevano le rotaie, il vaso non c’era più! Una linea ferroviaria molto utile e necessaria per collegare tutto l’Abruzzo con le grandi città: Roma, Pescara, L’Aquila e linee di comunicazione interregionali.

Una linea che è stata abbandonata, sulla quale questo Governo non ha voluto investire nemmeno una risorsa. Nella Finanziaria del Governo Prodi vi era un grosso investimento di capitale per ammodernarla, per creare finalmente il doppio binario; invece l’attuale Governo, con il beneplacito dei politici locali, appena dopo il terremoto eliminò questa operazione. Come se questa non fosse fondamentale per la ripresa della nostra Regione e della città di L’Aquila dopo i gravi danni subiti agli edifici, ma anche all’economia e alla società.

Molte donne e uomini, mamme come me tutte le mattine si recano a Roma o a Pescara per lavorare tutti i giorni e impiegano dalle 4 alle 6 ore della propria giornata su questi mezzi, se tutto va bene. Invece, di incrementare questo servizio, molte corse sono state cancellate, facendo si che molta gente dirottasse sulla mobilità su gomma, pullman e automobili, con conseguente aumento del traffico e dell’inquinamento e pagando costi maggiori. Le stazioni giacciono in uno stato vetusto e abbandonato, invece di essere trasformate in luoghi di ritrovo e di possibilità di lavoro per centinaia di persone, con bar, ristoranti, edicole o librerie, servizi igienici, ecc.

L’Italia dei Valori crede che alla base dello sviluppo e del rinnovamento della nostra Regione, vi sia l’ammodernamento e l’investimento del trasporto su rotaia. Per riattivare l’economia di tutto l’Abruzzo e anche della città di L’Aquila è necessario creare una rete funzionale dei trasporti ferroviari che permettano sia ai lavoratori di spostarsi in tutta la Regione con facilità e tempi brevi, sia di creare una filiera del turismo a livello Regionale, Nazionale ed Europeo, agevolando gli scambi con i Paesi dell’Est oltre l’Adriatico. Inoltre, si ridimensionerebbe in modo significativo il problema dello smaltimento dei rifiuti, riducendo la preponderanza in questo campo del trasporto su gomma, facile preda di organizzazioni illecite.

Infine, incentivare il traffico su rotaia significherebbe agevolare l’accesso pedonale alle nostre città maggiori, che affiancato con un incremento delle reti di trasporto pubblico, porterebbe ad una mobilità sostenibile, alla diminuzione del traffico delle automobili e alla restituzione delle città di spazi pubblici e fruibili dai pedoni, i bambini, i giovani e le famiglie. Aiutare il trasporto su rotaia significa aiutare le famiglie, i padri e le madri a trovare un’occupazione anche lontana dalla propria residenza; significa far in modo che i bambini, i figli possano trascorrere più tempo con i propri genitori.

Arch. Lucia Proto


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