Detenuto Aggredisce Otto Agenti nel Carcere di Pescara: Protestano i Sindacati

10 Aprile 2024   20:00  

Nuova violenza si è scatenata ieri nel carcere San Donato di Pescara, dove un detenuto italiano, trasferito dal Lazio, ha aggredito otto agenti della polizia penitenziaria nel corso della giornata, scatenando la preoccupazione dei sindacati.

L'uomo, motivato da questioni personali legate al suo procedimento giudiziario, ha iniziato l'attacco intorno alle 11:30 del mattino, quando ha tentato di superare un cancello di sicurezza. Inizialmente, ha minacciato e sputato su un agente, per poi passare alla violenza fisica colpendolo duramente in faccia.

Dopo essere stato riportato alla calma, il detenuto ha tentato nuovamente di forzare un altro passaggio, questa volta difeso da una guardia donna, che è stata violentemente spintonata. Solo l'intervento rapido di altri membri del personale ha evitato conseguenze peggiori.

Nel pomeriggio, durante un colloquio, il detenuto ha cercato di raggiungere un'area interdetta, colpendo ripetutamente e con forza il cancello di sbarramento, utilizzando anche calci nel tentativo di scardinare la struttura.

Quando la sicurezza è stata ripristinata e gli agenti sono intervenuti per sedare la situazione, l'uomo ha continuato la sua aggressione, provocando ferite a sette agenti che richiederanno una settimana per guarire. Solo grazie all'arrivo di ulteriori rinforzi è stato possibile evitare conseguenze ancora più gravi.

Il sindacato Ussp Abruzzo ha denunciato l'accaduto, sottolineando che il carcere di Pescara non può essere la valvola di sfogo per le problematiche degli istituti penitenziari del Lazio. Si evidenzia la mancanza di risorse umane e strutturali, con una carenza di personale che attualmente si attesta al 40%, compromettendo l'ordine e la sicurezza all'interno della struttura.


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