Di Pietro a L'Aquila: prevedere non si poteva, ma prevenire si

"Di fare i decreti con soldi che arriveranno nel 2030 sono capace anche io. In questo modo i soldi arriveranno quando non ci saranno piu' le persone". Lo ha affermato il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, a L'Aquila, durante una sua visita nelle zone del terremoto e per inaugurare la tenda che l'Idv ha posizionato nei pressi della stazione ferroviaria della citta'. Riferendosi al recente decreto del governo sul terremoto, Di Pietro ha aggiunto: "Vogliamo che siano soldi certi e non carta elettorale". "Vogliamo - ha detto ancora - soprattutto che chi con tanta superficialita' ha gestito la fase precedente il terremoto, la fase dell'irresponsabilita', che doveva non prevedere ma prevenire, venga tenuto fuori dalla ricostruzione o dagli incarichi e dai ruoli che non ha saputo interpretare. Prevedere - ha spiegato Di Pietro - forse non si poteva ma prevenire si doveva anche rispetto al fatto che segnalazioni per un intervento c'erano state, da parte dello stesso sindaco, della popolazione ed erano stati fatti sopralluoghi evidentemente realizzati con superficialita' o impreparazione e, comunque, con negligenza e dunque con colpa. Tali sopralluoghi non hanno permesso di prendere quelle misure di prevenzione necessarie per affrontare al meglio quello che di li' a poco sarebbe avvenuto. Ma questo - ha concluso Di Pietro - lo stabilira' la magistratura a cui dobbiamo ribadire la nostra fiducia e lasciare che faccia il proprio lavoro".

"L'Abruzzo ha bisogno di ricostruzione vera, non di passerelle, nemmeno di quelle del tipo globale". Ha detto Antonio Di Pietro riferendosi al G8 che si terra' nel capoluogo abruzzese. "Come cittadino - ha proseguito Di Pietro - sono orgoglioso che l'Abruzzo possa avere un punto di attenzione internazionale con il G8 e vorrei che esso culminasse con l'inizio in grande della ricostruzione e non con un passaggio per una foto di famiglia e con interventi che il giorno dopo devono essere smantellati con ulteriore aggravio per gli abruzzesi. Le cose urgenti - ha concluso - si facciano subito e la ricostruzione sia affidata a mani esperte e sicure".