Di Pietro a Pescara: "Il Governo ha fallito, dopo Legge elettorale al voto!"

14 Novembre 2011   11:15  

"In democrazia, quando un governo e la sua maggioranza parlamentare hanno fallito, bisogna ridare la parola ai cittadini. Qualsiasi altra soluzione o e' pasticciata, o e' da regime o e' transitoria e solo in via di emergenza". E' questa la "premessa" da cui parte l'Idv nell'affrontare il lavoro da fare da qui ai prossimi mesi e in vista dell'incontro di oggi con il presidente incaricato Mario Monti, come ha detto oggi a Pescara Antonio Di Pietro.

"Nel caso di specie - ha spiegato in conferenza stampa il leader dell'Idv - noi riteniamo che alle elezioni si debba andare al piu' presto, ma non lo si puo' fare con questa legge elettorale che e' stata la causa di un Parlamento composto da nominati che non rispondono ai propri elettori ma sono sul mercato al miglior offerente.

Noi dell'Idv - ha porseguito - rivendiachiamo il nostro lavoro di aver raccolto questa estate, come le formichine, un milione e 200 mila firme. Oggi quei cittadini hanno il diritto costituzionale di avere una nuova legge elettorale o di lasciare che quel referendum si faccia perche' in esito ad esso nasce una legge elettorale. La nostra posizione e' questa: elezioni nell'immediatezza, dopo una nuova legge elettorale. Se il Parlamento volesse potrebbe fare una nuova legge elettorale, ma ci credo poco altrimenti lo avrebbe gia' fatto". La primavera - ha sottolineato - e' "il punto limite entro cui andare alle elezioni".

DIMISSIONI BERLUSCONI UNA LIBERAZIONE

"Da qui a questa primavera, che e' il punto limite entro cui andare alle elezioni, non possiamo lasciare i mercati nell'incertezza e istituzioni nell'abbandono" ed e' meglio che a guidarle il Govrno sia "una persona terza e arbitro piuttosto che lasciare tutto in mano a Berlusconi". Lo ha detto a Pescara Antonio Di Pietro, leader dell'Idv, il quale ha ribadito di aver vissuto "con gioia" e come "una liberazione" le dimissioni di Berlusconi e aver valutato "con favore l'operato del Presidente della Repubblica, il quale si e' adoperato per trovare una soluzione tecnica credibile", individuando Monti, "conosciuto e apprezzato nel mondo" e "che nell'emergenza possa porre in essere quegli atti che ridiano credibilita' al Paese" e promuovano il "rilancio economico finanziario".

NO A FIDUCIA A PRESCINDERE

"Noi non possiamo dare la fiducia a questo governo a prescindere. Noi diamo la fiducia affinche' questo governa nasca, affinche' in questi tre quattro mesi di transizione l'emergenza venga gestita da persone competenti e qualificate, affinche' non si lasci ancora in mano a chi ha causato tanti danni economici, istituzionali e di credibilita' al nostro Paese, anche nella fase finale di questa seconda Repubblica". Lo ha detto a Pescara il leader dell'Idv Antonio Di Pietro specificando che deve esserci "una struttura che operi". "Non possiamo dare la nostra fiducia ai provvedimenti che deve emanare - ha spiegato durante una conferenza stampa - fino a quando non sappiamo chi sono i componenti della squadra di governo, qual e' il programma e quali sono i provvedimenti che vuole emanare. Li vedremo di volta in volta, li apprezzeremo o li denunceremo, dall'esterno, senza alcun coinvolgimento governativo e senza partecipare ad eventuali coalizioni che appoggiano questo governo".

CONTRO NATURA UNA MAGGIORANZA POLITICA

"Non mi ci vedo proprio nelle riunioni di maggiornaza con quelli del centrodestra ne' credo che ci possono essere riunioni di maggioranza tra Cicchitto e Bersani. Mi parrebbe contro natura. Se fossero tra noi e loro, sarebbe demoniaco". Con queste parole Antonio Di Pietro ha disegnato e bocciato un ipotetico scenario politico dell'immediato futuro. "Non credo - ha detto chiaramente il numero uno dell'Italia dei Valori - che ci debba essere una maggiornaza politica che appoggi questo governo ma solo un rapporto corretto e istituzionale delle commissioni parlamentari cosi' come composte con il governo". La posizione dell'Idv, che oggi sara' illustrata al presidente incaricato Monti e' questa: "Gli chiederemo di dirci qual e' la sua squadra, qual e' il suo programma, in quanto tempo intende realizzarlo, se intende consentire che a legge elettorale avvenuta o a referendum effettuato riconsegni l'attivita' di governo alla fase democratica del Paese cioe' alle elezioni", considerato che le elezioni rappresentano la priorita' dell'Idv.

RADDOPPIA IMPEGNO PER LEGGI AD PERSONAM

"Non metto in dubbio che Berlusconi cerchera' di raddoppiare il suo impegno per avere, ad esempio, leggi ad personam e garanzie per le sue aziende ma grazie a Dio non dipende piu' solo da lui". A dirlo e' stato Antonio Di Pietro che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa a Pescara e ha commentato, su sollecitazione dei giornalisti, le dichiarazioni di Berlusconi sul fatto che il suo impegno per il Paese che non verra' meno.

DA MONTI PRIMA LA LEGGE DEL BUON ESEMPIO

"Prima di chiedere un solo euro ai cittadini Monti deve fare la legge del buon esempio. Una legge drammatica ferrea, durissima nei confronti dei costi della politica, dei costi dei privilegi, dei costi degli sprechi e delle non priorita'". Lo ha chiesto questa mattina, da Pescara, il leader dell'Idv Antonio Di Pietro. "Non puo' fare alcuna legge che riguardi le pensioni o la tassazione orizzontale su tutti i cittadini - ha detto ancora Di Pietro - se prima non fa una legge del buon esempio. Dopo aver applicato a noi stessi un rigore draconiano si puo' avere titolo per chiedere aiuto ai cittadini ancora una volta", ha concluso.

CONTRIBUTO SOLIDARIETA' SU PATRIMONI SCUDATI

"Chiedero' che si metta un contributo di solidarieta' dal 5 al 7 per cento sui patrimoni scudati e che la Svizzera realizzi anche con l'Italia la convenzione realizzata un paio di mesi fa con la Germania" in modo da colpire i patrimoni mobiliari italiani in Svizzera. Lo ha annunciato oggi a Pescara Antonio Di Pietro ricordando il contenuto di quella convenzione. "La Svizzera - ha spiegato - non rivela l'identita' di chi ha occultato i patrimoni in Svizzera ma le banche svizzere versano il 5 per cento all'erario tedesco dei patrimoni dei soggetti tedeschi in Svizzera. Noi chiediamo che tutti i patrimoni italiani in Svizzeria siano tassati nel rapporto banche - erario" e un'ipotesi del genere potrebbe essere portata avanti non solo "in Svizzera e negli altri paesi dove si puo' realizzare un accordo del genere". "Se fossi io al posto di Monti - ha osservato - questa e' la prima cosa che farei". Parlando di una possibile patrimoniale Di Pietro ha sottolineato, piu' in generale, che "si deve partire dai patrimoni alti e che fino ad ora non hanno pagato, soprattutto quelli nascosti e esteriorizzati".

BASTA A RIUNIONI SACRESTIE DIETRO PARLAMENTO

"Cio' che chiediamo e' che non ci sia piu' un rapporto tra governo e gruppi di maggioranza, come accaduto fino ad ora, ma un rapporto diretto tra governo e commissioni parlamentari, cioe' un rapporto istituzionale, in relazione alle singole materie". Questa la richiesta dell'Idv, come ha anticipato a Pescara Antonio Di Pietro in conferenza stampa. No dunque "alle riunioni di segreterie, o meglio di sacrestie, dietro al Parlamento".


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