Di Pietro e Vendola a Vasto, nuova foto in formato ridotto e gradi manovre a sinistra

21 Settembre 2012   17:40  

"Una coalizione c'é se si capovolge l'agenda Monti. C'é se a pagare saranno le grandi ricchezze e non il lavoro dipendente. C'é se si assomiglierà a Hollande e non alla troika di Bruxelles". Così Nichi Vendola all'incontro dell'Idv a Vasto, dove è stato accolto da Antonio di Pietro. "Non la facciamo più questa discussione che riguarda l'Udc e Casini. L'incompatibilità è nelle cose - ha aggiunto - cio' che noi chiamiamo moderati ha impedito per diversi decenni di fare i conti con la modernita', con il cambiamento nei costumi, nei diritti civili.

Abbiamo il dovere di costruire la coalizione del cambiamento non di mettere insieme come una forzatura le nostre agende". 

"Nella foto di Vasto cio' che non andava era il fatto che eravamo tre capi partito e tre uomini. Non si costruisce l'alternativa con la chiusura ai movimenti alla parita' di genere e alle donne".

E sulla legge elettorale afferma Vendola: "Penso che il Parlamento potrebbe compiere un atto di ossequio, a fronte della sua autoparalisi, verso chi ha raccolto le firme" per la legge elettorale e approvare una norma con un solo articolo che dice: e' soppresso il porcellum. Si torna al mattarellum La politica deve ritrovare il proprio ruolo di civilizzatrice''.

Infine sulle primarie: "Dipende da che cosa sono. Se diventano la resa dei conti nel Pd, francamente non ho la tessera di quel partito, auguro buon lavoro, ma non e' il mio posto. Per me il presupposto e' la ricostruzione della coalizione. Il centrosinistra e' un popolo dal quale non riesco ad immaginare l'assenza dell'Idv. Non dobbiamo cercare il compromesso al ribasso".

DI PIETRO: 'FOTO DI VASTO VALIDA, SE SERVE IO PASSO INDIETRO'

Antonio Di Pietro dal palco della festa Idv ripete al Pd che la 'foto di Vasto' (scattata lo scorso anno con Bersani e Vendola) non può essere stracciata, la coalizione delle forze riformiste e di centrosinistra va tenuta ed è anche pronto a fare "un passo indietro" sul programma elaborato e approvato ieri sera dall'esecutivo nazionale del partito. "Posso anche fare un passo indietro ma teniamo ferme le ragioni per cui la coalizione è nata" ha detto rivolgendosi a Pier Luigi Bersani.

"Questo governo è un finto governo che con il loden sta facendo le stesse cose che fa il governo Berlusconi". Per questo Antonio Di Pietro è "per un'alternativa di governo. Ho letto l'Unità e mi ci ritrovo quando dico che il Pd ha il diritto/dovere come partito di maggioranza relativa di guidare la coalizione, ma Bersani deve fare una scelta, e vogliamo aiutarlo per non fare tutto e il contrario di tutto. Se scegli Marchionne hai già fatto una scelta".

DI PIETRO: 'CI SCUSIAMO PER 1 SCILIPOTI, IN PARLAMENTO SONO 161'

"Oggi siamo un partito che deve guardare al proprio futuro. Siamo nati come idea di protesta verso la mala politica. Dobbiamo fare ammenda per aver portato lo Scilipoti di turno. In Parlamento ce ne sono 161 di Scilipoti. Il problema è come viene scelta la classe dirigente. Anche in buona fede si sbaglia". Così il leader dell'Idv, dal palco della festa di Vasto. "Voglio confrontarmi nel merito dei problemi e sulle priorità, mantenendo ferme le ragioni per cui è nata la coalizione. Ci chiamiamo riformisti nell'interesse di tutti e non di alcuni. Vogliamo fare la differenza sui programmi".

DI PIETRO: 'BERLUSCONI RITORNA? ITALIANI DATEMI UNA MANO'

"Datemi una mano" perché "c'é un pericolo del ritorno del Berlusconismo che è un male per il Paese": lo dice Di Pietro rivolgendosi agli italiani da Vasto, in apertura della settima festa nazionale dell'Idv. L'intento dell'Italia dei Valori è creare un futuro per i cittadini di domani, per realizzare un programma comune "attraverso un governo politico e non più tecnico, e - ha aggiunto - voglio stare nella coalizione".

 


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