Il Consiglio dei Ministri ha detto si al ddl delega che
riforma il diritto di sciopero nei trasporti. "Protesta virtuale, dichiarazione di adesione e soglia di proclamazione dello sciopero" sono le
tre new entry del
provvedimento varato dal Governo e prossimamente in discussione al
Parlamento. Contenute nel controverso pacchetto anche alcune
sanzioni volte a ridimensionare l'effetto delle mobilitazioni sociali su
utenza e pubblico,
come revoche improvvise o forme di lotta relative ad altre categorie in
grado di bloccare la circolazione nei punti nevralgici del passaggio
cittadino come strade, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.
Sacconi e Scajola. "Oltre all'eventuale sanzione penale già
presente - ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi - ci
sarà una sanzione amministrativa. La Commissione di garanzia cercherà
di prevenire il formarsi del conflitto che si realizza con lo
sciopero". Lo scopo del Governo è quello di contrastare il danno
provocato dall'effetto annuncio delle organizzazioni minori. La revoca
dell'ultimo minuto sarà permessa solo in presenza di un accordo
definitivo. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha
invece evidenziato l'esigenza di coniugare il diritto di sciopero con
la libertà della cittadinanza di spostarsi e viaggiare. Sacconi ha
assicurato che lo strumento del ddl delega servirà anche a coinvolgere
le parti sociali nella discussione parlamentare in materia, ma la Cgil
di Epifani stenta a convincersene, e già esprime parere contrario ad
alcune delle sanzioni contenute nel provvedimento.
Epifani. "Sul diritto di sciopero non ci possono essere
ambiguita', mentre Berlusconi sta imboccando la strada sbagliata,
pericolosa per il sistema democratico, per le liberta' delle persone, e
per l'alterazione che puo' determinare nei rapporti tra imprese e
lavoratori''. Ad affermarlo Guglielmo Epifani, convinto che su una
materia di tale complessità sociale non si possano fare "operazioni
ideologiche ne' autoritarie". Il segretario del sindacato più grande
d'Italia a fronte di una limitazione del diritto di sciopero nel
settore privato ha invitato il Governo a "sgombrare il campo da
equivoci", rendendo ossia, maggiormente equilibrato il dialogo con le
parti sociali, e rinunciando quindi allo strumento della "delega
indeterminata su una materia così delicata".
NON VARCATE QUELLA SOGLIA...
Contenuta nel ddl varato oggi dal Cdm anche una soglia per proclamare
lo sciopero. La contestazione nel settore del trasporto potrà essere
proclamata dalle associazioni di categoria che rappresentano almeno il
50% dei lavoratori. In alternativa hanno il potere di proclamarlo
quelle che raccolgono 20% dei lavoratori, in seguito all'approvazione
di un referendum preventivo approvato almeno dal 30% degli stessi.
Sacconi ha poi spiegato che la soglia del 20% non va intesa per una
sola organizzazione, lo stesso vale per il 50%: "le grandi
organizzazioni da sole e quelle più piccole combinate insieme sono
certamente in grado di raggiungere la soglia del 50% necessaria per
indire uno sciopero senza referendum".
VUOI SCIOPERARE? PRIMA LO DEVI DICHIARARE
Nei settori di grande rilevanza pubblica viene richiesta, al singolo
lavoratore, la “dichiarazione preventiva di adesione”. Il Governo è
delegato a emanare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della
legge, decreti legislativi volti a migliorare il contemperamento tra
esercizio di sciopero e diritto alla mobilità dei cittadini.
PROTESTA VIRTUALE
Chi immagina orde di lavoratori imbestialiti con tanto di cartelloni e
bandiere su Second life rimarrà deluso. Lo strumento della protesta
virtuale è quanto di più tiepido e ordinario si possa pensare.
L'istituto dello sciopero virtuale potrebbe prendere forma rimanendo
seduti al proprio posto di lavoro con una semplice "fascetta sul
braccio" come simbolo del proprio dissenso circa una determinata
problematica socio-lavorativa. Tale istituto verrà inserito negli
stessi contratti, e riguarderà quelle categorie professionali chiamate
a svolgere servizi ritenuti "essenziali o principali" per la vita
pubblica del Paese. "Lo sciopero virtuale - ha sottolineato Sacconi -
sarà disciplinato dalla contrattazione perché potrà essere effettuato
in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario. In questo
caso deve esserci un danno anche per la controparte, più che
proporzionato alla rinuncia dei lavoratori".
LE SANZIONI
La riscossione delle sanzioni per tutti i servizi pubblici essenziali,
sarà affidata a Equitalia. "Le sanzioni oggi di fatto non si applicano
perchè sono attribuite al datore di lavoro. E' ingiusto caricare su di
lui questa responsabilità- afferma il ministro del Welfare- L'onere
della riscossione passa, quindi al pubblico, a Equitalia. In questo
modo - conclude - la sanzione sarà finalmente effettiva".
STOP DEL GOVERNO ALL' EFFETTO ANNUNCIO
La Comunicazione relativa alla revoca dello sciopero deve essere
dichiarata con un congruo anticipo. La decisione sottostante a tale
norma risiede -secondo fonti governative- nella volontà di tutelare i
cittadini dall'effetto annuncio, considerato lesivo dei loro diritti e
delle loro esigenze quotidiane.
Giovanna Di Carlo