Diritto di sciopero, non varcate quella soglia...

Le new entry del ddl

28 Febbraio 2009   11:46  
Il Consiglio dei Ministri ha detto si al ddl delega che riforma il diritto di sciopero nei trasporti. "Protesta virtuale, dichiarazione di adesione e soglia di proclamazione dello sciopero" sono le tre new entry del provvedimento varato dal Governo e prossimamente in discussione al Parlamento. Contenute nel controverso pacchetto anche alcune sanzioni volte a ridimensionare l'effetto delle mobilitazioni sociali su utenza e pubblico, come revoche improvvise o forme di lotta relative ad altre categorie in grado di bloccare la circolazione nei punti nevralgici del passaggio cittadino come strade, porti, aeroporti e stazioni ferroviarie.

Sacconi e Scajola. "Oltre all'eventuale sanzione penale già presente - ha affermato il ministro del Welfare Maurizio Sacconi - ci sarà una sanzione amministrativa. La Commissione di garanzia cercherà di prevenire il formarsi del conflitto che si realizza con lo sciopero". Lo scopo del Governo è quello di contrastare il danno provocato dall'effetto annuncio delle organizzazioni minori. La revoca dell'ultimo minuto sarà permessa solo in presenza di un accordo definitivo. Il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, ha invece evidenziato l'esigenza di coniugare il diritto di sciopero con la libertà della cittadinanza di spostarsi e viaggiare. Sacconi ha assicurato che lo strumento del ddl delega servirà anche a coinvolgere le parti sociali nella discussione parlamentare in materia, ma la Cgil di Epifani stenta a convincersene, e già esprime parere contrario ad alcune delle sanzioni contenute nel provvedimento.

Epifani. "Sul diritto di sciopero non ci possono essere ambiguita', mentre Berlusconi sta imboccando la strada sbagliata, pericolosa per il sistema democratico, per le liberta' delle persone, e per l'alterazione che puo' determinare nei rapporti tra imprese e lavoratori''. Ad affermarlo Guglielmo Epifani, convinto che su una materia di tale complessità sociale non si possano fare "operazioni ideologiche ne' autoritarie". Il segretario del sindacato più grande d'Italia a fronte di una limitazione del diritto di sciopero nel settore privato ha invitato il Governo a "sgombrare il campo da equivoci", rendendo ossia, maggiormente equilibrato il dialogo con le parti sociali, e  rinunciando quindi allo strumento della "delega indeterminata su una materia così delicata".

NON VARCATE QUELLA SOGLIA...

Contenuta nel ddl varato oggi dal Cdm anche una soglia per proclamare lo sciopero. La contestazione nel settore del trasporto potrà essere proclamata dalle associazioni di categoria che rappresentano almeno il 50% dei lavoratori. In alternativa hanno il potere di proclamarlo quelle che raccolgono 20% dei lavoratori, in seguito all'approvazione di un referendum preventivo approvato almeno dal 30% degli stessi.
Sacconi ha poi spiegato che la soglia del 20% non va intesa per una sola organizzazione, lo stesso vale per il 50%: "le grandi organizzazioni da sole e quelle più piccole combinate insieme sono certamente in grado di raggiungere la soglia del 50% necessaria per indire uno sciopero senza referendum".

VUOI SCIOPERARE? PRIMA LO DEVI DICHIARARE

Nei settori di grande rilevanza pubblica viene richiesta, al singolo lavoratore, la “dichiarazione preventiva di adesione”. Il Governo è delegato a emanare, entro un anno dalla data di entrata in vigore della legge, decreti legislativi volti a migliorare il contemperamento tra esercizio di sciopero e diritto alla mobilità dei cittadini.

PROTESTA VIRTUALE

Chi immagina orde di lavoratori imbestialiti con tanto di cartelloni e bandiere su Second life rimarrà deluso. Lo strumento della protesta virtuale è quanto di più tiepido e ordinario si possa pensare. L'istituto dello sciopero virtuale potrebbe prendere forma rimanendo seduti al proprio posto di lavoro con una semplice "fascetta sul braccio" come simbolo del proprio dissenso circa una determinata problematica socio-lavorativa. Tale istituto verrà inserito negli stessi contratti, e riguarderà quelle categorie professionali chiamate a svolgere servizi ritenuti "essenziali o principali" per la vita pubblica del Paese. "Lo sciopero virtuale - ha sottolineato Sacconi - sarà disciplinato dalla contrattazione perché potrà essere effettuato in varie modalità, con o senza la trattenuta dal salario. In questo caso deve esserci un danno anche per la controparte, più che proporzionato alla rinuncia dei lavoratori".

LE SANZIONI

La riscossione delle sanzioni per tutti i servizi pubblici essenziali, sarà affidata a Equitalia. "Le sanzioni oggi di fatto non si applicano perchè sono attribuite al datore di lavoro. E' ingiusto caricare su di lui questa responsabilità- afferma il ministro del Welfare- L'onere della riscossione passa, quindi al pubblico, a Equitalia. In questo modo - conclude - la sanzione sarà finalmente effettiva".

STOP DEL GOVERNO ALL' EFFETTO ANNUNCIO

La Comunicazione relativa alla revoca dello sciopero deve essere dichiarata con un congruo anticipo. La decisione sottostante a tale norma risiede -secondo fonti governative- nella volontà di tutelare i cittadini dall'effetto annuncio, considerato lesivo dei loro diritti e delle loro esigenze quotidiane.



Giovanna Di Carlo

 

 


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