Donare il midollo, salvare una vita

24 Febbraio 2007   12:08  
Il Registro regionale donatori midollo osseo, riconosciuto con la Legge regionale 40 nel novembre 2006 e con sede presso la Asl dell´Aquila rappresenta il nodo di una rete mondiale che consentirà ai tanti malati in attesa di trapianto di trovare nel gigantesco archivio con 10 milioni di schede genetiche, un donatore compatibile. Ora occorre però portare a regime l´attività del Registro coordinando i vari servizi immunotrasfusionali e attivando programmi di reclutamento anche attraverso la sinergia con altre regioni come il Molise. Di questo si è discusso oggi a L´Aquila in un convegno organizzato dall´Admo, l´Associazione donatori midollo osseo in prima linea nella lotta contro la leucemia e altre patologie del sangue. In Abruzzo i donatori sono 5000 i donatori, ma nel 2006 sono state solo 120 le nuove iscrizioni, un trend negativo che si è registrato in tutto il territorio italiano. Sono migliaia ogni anno le persone che in Italia hanno bisogno di un trapianto, la metà di essi sono bambini. Solo il 30% dei pazienti, trova un donatore tra i familiari, il restante 70% dei pazienti deve sperare nella donazione di volontari non consanguinei. La riduzione del numero dei donatori ha spinto l´Admo ad appelarsi, anche questa mattina a L´Aquila alla sensibilità della cittadinanza ricordando che donare il midollo osseo non comporta alcuna conseguenza per la salute, perchè il midollo si ricostitusce dopo appena un mese, ed è un gesto che salva una vita umana. Nel servizio interviste a Roberto Marzetti - direttore Asl 04 Paola De Angelis - presidente Admo Abruzzo Franco Papola - direttore centro regionale Immunoematologia Filippo Tronca

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