La recente donazione di materiale didattico da parte di Fratelli d’Italia viene accusata di sfruttare la scuola come strumento di propaganda, scatenando polemiche politiche.
Un gesto che dovrebbe essere interpretato come un atto di solidarietà e generosità da parte di alcuni membri locali di Fratelli d’Italia verso l'Istituto Comprensivo Nereto-Sant’Omero-Torano Nuovo, è diventato un’occasione di forti polemiche politiche. Quella che era inizialmente una semplice donazione di materiale didattico, corredata da una comunicazione stampa e una foto pubblicitaria, si è trasformata in una vera e propria strumentalizzazione. Secondo le voci critiche, l’iniziativa sarebbe stata orchestrata con l’intento di dare visibilità al partito della presidente Giorgia Meloni, sfruttando l'istituzione scolastica e i suoi studenti per scopi elettorali.
Il Partito Democratico ribadisce la sua convinzione che la scuola pubblica debba rimanere estranea da qualsiasi forma di propaganda politica. Un principio che sembra essere ignorato dalla dirigente scolastica di quell'istituto, la quale, ricordiamo, è anche candidata alle prossime elezioni regionali nel partito della Meloni. Questo caso richiama alla memoria quanto avvenuto a L'Aquila, dove a distanza di soli due mesi, Fratelli d’Italia aveva attaccato duramente i parlamentari del Partito Democratico, ostacolando una visita della segretaria Elly Schlein e dei suoi colleghi, che avevano come obiettivo quello di denunciare le condizioni precarie di alcuni edifici scolastici ancora danneggiati dal terremoto del 2009.
Nonostante la situazione in Val Vibrata sembri diametralmente opposta, dove il partito della Meloni ha potuto compiere questa operazione di propaganda in mezzo agli studenti, i parlamentari del Pd a L’Aquila non sono riusciti a esercitare i loro diritti costituzionali, impedendo loro l’ingresso nelle scuole. La disparità di trattamento ha sollevato forti interrogativi sulle motivazioni politiche che, a quanto pare, orientano determinate decisioni.
Le scuole, soprattutto quelle che si trovano in difficoltà economiche, necessitano di un sostegno materiale per garantire una didattica efficace, ma questo supporto non dovrebbe mai essere legato a manovre politiche, tanto meno a iniziative come quella di Fratelli d’Italia. Gli interventi per il miglioramento delle strutture scolastiche e l’organizzazione didattica devono provenire dalle istituzioni competenti, che hanno il compito di gestire le risorse regionali in modo ordinato e mirato, senza farne oggetto di strumentalizzazione politica.
Il Partito Democratico denuncia fermamente quanto accaduto, preannunciando un'interrogazione parlamentare per chiarire la vicenda. Le scuole devono rimanere al di fuori degli interessi elettorali, e non possono essere utilizzate come palcoscenico per iniziative propagandistiche di partito. In questo momento di difficoltà, i bambini e gli insegnanti meritano rispetto e supporto, non essere coinvolti in giochi politici che non hanno nulla a che fare con il loro diritto all’educazione.