Donna morta all'ex comitato Roselli: arrestato convivente

01 Luglio 2010   10:48  

AGGIORNAMENTO: La romena trovata morta ieri sera in un ex comitato elettorale di Villa Raspa di Spoltore (Pescara) e' stata uccisa. La squadra mobile di Pescara, che sta indagando sull'episodio, ha eseguito un arresto, risolvendo il caso, come annuncia il dirigente Nicola Zupo.

Dopo il ritrovamento del cadavere non era chiaro se si trattasse di morte naturale o morte violenta e si attendeva l'esito dell'autopsia, eseguita questa mattina da Cristian D'Ovidio.

Al centro delle indagini c'e' stata sin dai primi momenti la posizione del conviente della donna, anche lui straniero, che dopo il fatto e' stato ricoverato in psichiatria, all'ospedale di Pescara. Maggiori dettagli alle 16 nel corso di una conferenza stampa in questura.

E' Georgiev Rashev, di 57 anni, bulgaro, la persona sottoposta a fermo di indiziato di delitto per la morte di Angela Nijnic Mihalova, di 47 anni, romena.

Deve rispondere di omicidio volontario. L'uomo e la donna, entrambi senza fissa dimora, vivevano insieme in un ex comitato elettorale nel quale entravano da una finestra posta sul retro e dormivano su due piumini.

Si e' trattato di un delitto di impeto e l'autopsia ha accertato che il decesso e' avvenuto per arresto cardiorespiratorio per strozzamento (e non soffocamento).

I due vivevano in condizioni di estrema miseria, discutevano spesso e ieri avrebbero discusso proprio per il disagio legato alla poverta', non avendo i soldi ne' per il cibo ne' per le sigarette. Ieri sera il figlio dell'uomo, perfettamente integrato sul territoio italiano, e' stato chiamato dal padre che gli ha chiesto di vederlo subito, altrimenti non l'avrebbe piu' trovato.

A quel punto il figlio ha allertato la squadra volante. Arrivando sul posto la polizia ha trovato il cadavere e l'assassino, immobile e chiuso nell'assoluto mutismo. E' stato condotto in ospedale, considerato che in passato ha sofferto di problemi di carattere psichico e nel 2004 e' stato ricoverato.

Dopo averla uccisa l'uomo ha vegliato per ore la sua convivente che non aveva segni di violenza addosso se non dei lividi su braccia e gambe. La scena del crimine non ha aiutato molto gli inquirenti, trattandosi di locali abbandonati da anni, per cui e' stato necessario attendere l'esito dell'autopsia

IL FATTO

Una morte avvolta nel mistero quella di una donna rumena, poco più che 50 enne, trovata senza vita ieri a sera a Pescara.
Il ritrovamento della donna, di cui non si conosce ancora l'identità, è avvenuto nell' ex comitato elettorale di Marino Roselli, dismesso da tempo. Sull'entrata resta ancora un cartellone elettorale ben visibile e l'area è all'incrocio di strade trafficatissime, al confine tra Pescara e Villa Raspa di Spoltore, tra via Europa e via Italia.

I primi accertamenti sul corpo della donna non avrebbero rinvenuto segni di violenza.

Resta un mistero la comprensione di come la donna sia finita nel comitato. Quando gli agenti della polizia di Pescara, coordinati dal dirigente Nicola Zupo, si sono precipitati sul posto la sede era chiusa e quando dai vetri hanno scorto una donna riversa per terra sono stati costretti a sfondare la vetrina.
Di certo, quindi, la porta era chiusa, la donna dunque potrebbe aver avuto le chiavi o si può essere introdotta da un altro ingresso.

A segnalare l'accaduto alla questura sarebbe stata una telefonata anonima arrivata intorno alle 21.30 di ieri sera che segnalava disordini e un probabile accoltellamento.

L'autopsia verrà effettuata questa mattina dal medico legale Cristian D'Ovidio ed è probabile che le risultanze potranno fornire ulteriori dettagli utili circa l'ora del decesso e le cause.


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