Doping a Pescara e Chieti. Sette misure cautelari

False ricette per anabolizzanti

29 Novembre 2011   08:38  

I carabinieri del Nas di Pescara, impegnati nell'attivita' di contrasto all'illecito utilizzo di farmaci ad effetto dopante da parte di atleti, hanno eseguito nella sette misure cautelari, emesse dal gip del Tribunale di Pescara su richiesta della locale Procura della Repubblica. L'indagine nasce da un'attivita' investigativa del Nas di Pescara, coordinata dalla Procura della Repubblica, iniziata nel 2009, grazie al sequestro presso le farmacie ospedaliere di Pescara, Chieti e Atri (Teramo), di numerose ricette del Servizio sanitario nazionale falsificate nella firma dei medici convenzionati, per l'approvvigionamento del farmaco anabolizzante denominato "Genotropin" a base di somatropina o ormone della crescita. Gli accertamenti successivi hanno consentito di identificare gli autori del raggiro in danno delle farmacie ospedaliere, utilizzato per il procacciamento illegale di farmaci anabolizzanti che, successivamente, venivano venduti ad atleti praticanti il body building presso alcune palestre. Le intercettazioni telefoniche, disposte dalla Procura di Pescara, e i sequestri di ricette e farmaci, hanno confermato l'esistenza di un'organizzazione criminale dedita all'approvvigionamento di farmaci dopanti tramite ricette ripetibili (ricette bianche) e del Servizio sanitari nazionale, recanti intestazioni di medici inesistenti, alla commercializzazione dei prodotti dopanti, determinando significativi danni patrimoniali al Servizio Sanitario, considerato l'elevato costo del farmaco trafugato (50-60 euro a dose). L'esecuzione di perquisizioni domiciliari, eseguite mesi addietro, a carico delle 36 persone coinvolte nell'illecita attivita', hanno permesso il sequestro di oltre 7.000 compresse e fiale di medicinali ad effetto dopante (molte delle quali di provenienza estera ed alcune destinate all'esclusivo uso veterinario), quasi 5.000 ricette in bianco o falsificate e timbri sottratti ad ignari medici di base ed utilizzati per l'approvvigionamento di anabolizzanti. La vicenda si e' conclusa ieri con l'esecuzione di sette misure cautelari: 2 agli arresti domiciliari nei confronti di L. F., 31 anni, e di C. F. 39enne, entrambi di Montesilvano (Pescara); 4 agli obblighi di dimora; 1 all'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria Un'ottava persona, da sottoporre all'obbligo di presentazione alla P.G., e' attivamente ricercata, in quanto irreperibile.


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