Dopo le C.a.s.e. anche le scuole non basteranno, rischio doppi turni

Incerta l'apertura il 21 settembre

01 Settembre 2009   14:58  

Il 4 luglio scorso i rappresentanti delle istituzioni, presidenti della Regione Chiodi e della Provincia Pezzopane, sindaco Cialente, prefetto e autorevoli responsabili della Protezione civile, come il vice capo Bernardo De Bernardinis, li vediamo in queste immagini, annunciavano il regolare inizio dell'anno scolastico nell'aquilano e scongiuravano con una certa convinzione il rischio dei doppi turni.
Ora invece il ricorso ai doppi turni sembra essere l'unica soluzione per rispettare la data di apertura, prevista per il 21 settembre, è quanto emerso da un incontro avuto fra Regione, Ufficio scolastico e Provveditorato alle opere pubbliche; una soluzione che comunque potrebbe produrre aperture scaglionate.
Si lavora senza sosta per ripristinare gli edifici con lievi danni, ma questi insieme ai moduli provvisori ad uso scolastico non sembra riescano ad accogliere anche gli studenti degli istituti rimasti gravemente danneggiati dal sisma o che si trovano in zona rossa.
Ulteriori disagi si prevedono per la localizzazione dei moduli, per alcuni dirigenti scolastici tutt'altro che dettata dal rispetto degli originari bacini di utenza della popolazione studentesca.
Notizie che non fanno ben sperare per il ritorno delle famiglie sfollate molte delle quali stanno già iscrivendo i propri figli nelle scuole della costa adriatica dove si trovano dal sei aprile.
I termini per le iscrizioni scadono in questi giorni, e senza certezze, anche sul fronte degli alloggi, molti preferiscono non correre rischi.
Gli appartamenti del progetto C.a.s.e., 4500 in tutto, sono insufficienti e sulle abitazioni solo lievemente danneggiate ancora non si interviene, così quei 36mila richiedenti alloggio - secondo il censimento della Protezione civile - potrebbero diventare molti di più.
Si fa strada poi la protesta, per molti puro e ingiustificato allarmismo, di alcuni genitori che non considerano più sicuri gli edifici scolastici, nonostante abbiano superato quel collaudo naturale che è stato il terremoto, e si rifiutano di farci tornare i propri figli. Ulteriori difficoltà da risolvere per l'ufficio scolastico al quale pervengono numerose richieste di trasferimento nei moduli provvisori che, realizzati in acciaio o legno, danno evidentemente maggiore tranquillità.

(MS)

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore