Dopo otto giorni dalla sua scomparsa, nessuna traccia di Dorel Vaduva è stata ancora rinvenuta. Una giornata intensa di pattugliamento si è svolta tra le località di Moscufo, Picciano e Collecorvino con il coinvolgimento dei vigili del fuoco e della polizia locale. Il rastrellamento, coordinato dalla Prefettura di Pescara, ha visto agenti impegnati nel perlustrare fossi e cunette, temendo che Vaduva possa essere coinvolto in un incidente con la sua auto, l'ultima volta avvistato mercoledì 31 gennaio a Loreto Aprutino, sua residenza abituale.
Nonostante gli sforzi, le ricerche non hanno ancora portato ad alcun risultato. Il sindaco di Loreto Aprutino, Renato Mariotti, ha confermato l'esito negativo delle perlustrazioni nella zona, nonostante l'utilizzo di apparecchiature GPS da parte dei vigili del fuoco.
Il sindaco ha rassicurato che le operazioni di ricerca proseguiranno anche nella giornata odierna, ribadendo il costante monitoraggio della situazione da parte delle autorità locali. La comunità, intanto, vive momenti di preoccupazione e incertezza di fronte alla scomparsa di Vaduva.
L'identikit diffuso dalle autorità descrive Dorel Vaduva come un uomo dai capelli scuri, taglio a spazzola, che al momento della scomparsa indossava un paio di jeans, una giacca sportiva blu e scarpe sportive scure. Si presume che si sia allontanato a bordo di un'auto Audi A3 nera con targa EA338KR.
Il fratello di Vaduva, Marin, ha lanciato un appello tramite i social media nella speranza di ottenere notizie sul suo conto, descrivendolo come una persona tranquilla e rispettata all'interno della comunità locale. Dorel Vaduva, da anni impiegato presso il vivaio Ortoplant, godeva di buona reputazione tra i suoi colleghi per il suo impegno e la sua integrità.
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