Droga nascosta durante il permesso: Operazione della Polizia Penitenziaria al carcere di Chieti

11 Gennaio 2024   18:20  

Una brillante operazione è stata condotta dal personale di polizia penitenziaria presso il carcere di Chieti, portando alla scoperta di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti introdotte da un detenuto durante il rientro da un permesso premio. L'annuncio è giunto da Giuseppe Ninu, segretario per la regione Abruzzo del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Martedì 9 gennaio, nell'ambito di un'azione volta a reprimere l'introduzione di sostanze non consentite in carcere, il personale di polizia penitenziaria ha individuato la droga occultata all'interno dell'organismo del detenuto. L'operazione è stata elogiata da Ninu, sottolineando il merito del personale di polizia penitenziaria coordinato e supportato dal Primo Dirigente di Pol. Pen. Dr.ssa Alessandra Costantini. Il segretario evidenzia l'importanza della costante attività di controllo e responsabilizzazione dei detenuti, che ha permesso di individuare il soggetto coinvolto nell'introduzione di sostanze stupefacenti, presumibilmente con l'intento di spaccio.

Ninu afferma che l'azione, svolta nel rispetto delle leggi penitenziarie e della dignità umana, dimostra la finalità del lavoro della Polizia Penitenziaria nel garantire la sicurezza all'interno ed all'esterno degli istituti detentivi e nel contribuire a reinserire nella società individui più consapevoli.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, richiama l'attenzione dei vertici regionali e nazionali dell'amministrazione penitenziaria affinché vengano adottate risposte concrete per risolvere le problematiche esistenti nel penitenziario di Chieti. Capece sottolinea l'importanza di dotare la Polizia Penitenziaria di adeguati strumenti tecnologici di controllo, considerando il ruolo cruciale che svolgono nel contrastare l'ingresso e il possesso di droga all'interno delle strutture detentive.

 
 

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