E' Venuta a mancare Marisa Baldoni, primo sindaco donna dell'Aquila

Il ricordo commosso di Cialente

18 Dicembre 2012   19:47  

Ho già espresso, come Sindaco il mio cordoglio e commozione. Abbiamo chiesto di aprire la Camera Ardente in Comune, perchè è giusto che la città le renda omaggio nell'Istituzione che l'ha vista primo Sindaco donna dell'Aquila.

Come scrivo nel suo ricordo, in quegli anni ebbi modo di conoscerla a fondo, apprezzandone anzitutto l'estrema intelligenza, che colpiva subito, l'immediatezza, la lealtà ma soprattutto il senso delle Istituzioni.

Voglio raccontare una cosa, che ho raccontato a pochi, ma che fa comprendre la sua personalità, il perchè cominciai a stimarla come una persona molto seria. Un fatto che poi mi ha sempre accompagnato e mi accompagna ancora oggi, come un monito continuo.

Come è noto io ero allora nel gruppo di Convenzione Democratica, dove svolgevo un ruolo molto forte di opposizione. Una mattina, ero in ospedale, Marisa Baldoni mi chiamò e mi chiese se potevo andare a trovarla in ufficio. Mi recai da lei nel pomeriggio ed ella mi disse testualmente: caro Dottore, le devo chiedere riservatamente un favore, che vorrei rimanesse tra noi.

Poichè la ritengo una persona per bene le chiedo di dirmi la verità, al di fuori di ciò che si dice e mi in Aula durante i Consigli, come sto lavorando, come sto facendo il Sindaco, cosa in effetti pensa del mio lavoro la Città. Al mio imbarazzo aggiunse: vede, forse con gli anni lo capirà anche lei, ma quando io sono qui in questa stanza, tutti quelli che vengono , compresi colleghi di Giunta e partito, mi dicono quanto sei brava, sei un grande Sindaco ecc. ecc.

Ma io ho il dubbio, sempre, di non indovinare tutto, di avere delle difficoltà, di sbagliare. E per chiunque è in un posto di responsabilità la cosa che manca di più è un amico che ti dica la verità. Da allora ci vedemmo in alcune occasioni, nelle quali si discuteva della città, con grande, reciproco rispetto.

Quella lezione mi risuona sempre nella testa, come una granda lezione. Ho raccontato questo episodio perchè credo illumini Marisa Baldoni come una persona perbene, attaccata al proprio dovere e soprattutto umile. Questo ne fa una grande protagonista della nostra storia, che lei per anni guido, con Lorenzo Natali, in una regia di lungo respiro.


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