Con molta probabilità un malore ha ucciso Antonietta Centofanti, il suo corpo senza vita è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di ieri all'interno della sua abitazione, dove viveva da sola con i suoi gatti, unna sua amica che da tempo non riusciva a mettersi in contatto con lei è andata a controllare e ha fatto il triste ritrovamento.
Antonietta, originaria di Pescina ma Aquilana di adozione aveva perso il nipote Davide fra le macerie della Casa dello studente ed è stata una dei fondatori del Comitato vittime del Terremoto di cui era poi diventata la portavoce.
La triste notizia si è subito diffusa in città provocando tristezza e dolore tra coloro che la conoscevano e stimavano, messaggi di cordoglio arrivano dal mondo politico e culturale della città.
"Mancherà a tutti", il ricordo commosso del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi. "In questi anni ho avuto l’opportunità di conoscerla e confrontarmi spesso con lei, individuando sempre un punto di d’incontro su temi di interesse comunitario: decisivo il suo apporto nell’organizzazione delle fiaccolate in memoria delle vittime del sisma così come per la condivisione sull’idea degli spazi che oggi ‘animano’ il Parco della memoria. Perché quell’area, come amava sottolineare, deve rappresentare la vita e la speranza per il futuro, oltre che un luogo di commemorazione. Ricorderemo la sua forza, l’instancabile operosità a servizio dei Solisti Aquilani e la capacità di saper essere protagonista nonostante la sua discrezione. A nome della Municipalità e a titolo personale rivolgo sentite condoglianze ai famigliari di Antonietta".
Stefania Pezzopane, “Mi inchino ad una grande donna, resistente” “Antonietta, Antonietta, Antonietta. Continuo a ripetere il tuo nome, come se questo bastasse a tenerti tra noi. Ma non basta, no, non basta. Te ne sei andata in un pomeriggio di primavera, a casa tua, circondata dai tuoi gatti, i tuoi libri, la tua musica. In silenzio, quasi per non disturbare. Ti conosco da sempre, Antonietta, nelle prime contestazioni femministe tu c’eri, nel gruppo delle donne più grandi, quelle che hanno iniziato per prime. E che hanno insegnato a noi. Poi c’eri negli spettacoli teatrali e nei concerti, tanti eventi hai seguito, curato, guidato. Ma è quel 6 aprile che ha segnato tutto irreparabilmente. Li sei stata la più grande. La donna coraggio, senza reticenza, hai chiesto giustizia. Giustizia per Davide, che era finito sotto le macerie. La casa dello studente, maledetta e assassina. Poi i processi, le manifestazioni, le fiaccolate. Chiedevi giustizia per tutti, i morti del terremoto e Viareggio e Amatrice. Fino all’ultimo 6 aprile, insieme a te a piantare i fiori davanti alla casa dello studente e sotto il grande telo con i nomi delle 309 vittime. Il cuore tuo si è fermato ieri pomeriggio, ma diciamo la verità. Il cuore tuo si era spezzato irrimediabilmente, quella notte, alle 3.32 quando la terra tremò e risucchio’ la vita di 309 persone. Il sorriso cambiò da allora, cambiò lo sguardo, sempre più orgoglioso e battagliero, ma triste infinitamente triste. Perdo una grande e cara amica, una sorella di tante battaglia. E L’Aquila perde un simbolo della sua resistenza, una donna coraggiosa, tenace, capace di amore vero e puro. Mi inchino alla tua bellezza, alla tua forza, alla tua rude dolcezza. Ciao amica mia, ciao Antonietta ” Così Stefania Pezzopane ricorda l’amica Antonietta CENTOFANTI, animatrice di tante battaglie post terremoto, deceduta improvvisamente ieri a L’Aquila