E ora i pendolari per Roma del centro Abruzzo si dovranno alzare alle 5 del mattino...

01 Dicembre 2011   10:05  

"Non riusciamo a capire se l'imbarazzata risposta dell'Arpa sia da attribuire ad uno specifico progetto politico per incrementare le corse dalla Marsica verso Roma, a danno del Centro Abruzzo, oppure se questa e' da attribuire ad incompetenza di chi ha preso la decisione". 

Lo dichiara Francesco Di Nisio, presidente FederCoPA e componente del tavolo tecnico permanente sui trasporti della Regione Abruzzo. I pendolari che fino a ieri salivano sulla corsa delle ore 8:00 da Sulmona, da oggi non potranno piu' utilizzarla poiche' arriva nella Capitale con un'ora di ritardo rispetto alla precedente. 

I pendolari, quindi, non potranno piu' utilizzare questa corsa e se vorranno, e se troveranno posto, potranno utilizzare la corsa delle 5:00 o delle 6:10. "Ne consegue - osserva Di Nisio - che un padre o una madre, con famiglia a carico, che fino a ieri salutava i figli alle 7:45 ora lo dovra' fare alle 4:45 oppure alle 5:50, per riabbracciarli comunque alle 21:10 oppure alle 23:00".

"Il passaggio ad Avezzano e la modifica dell'orario - continua Di Nisio - ha reso impraticabile la corsa delle 8:00 ai lavoratori e studenti del Centro Abruzzo, ma l'ARPA parla solo di 'modifiche e integrazioni'; inoltre l'impossibilita' per i pendolari di viaggiare in altri orari per ovvi motivi di resistenza fisica e di salute viene tradotta dall'Arpa come mero 'disagio'. 

Ovviamente i pendolari, ai quali e' stata 'tagliata la corsa diretta' delle 8:00, che li portava a Roma in tempo utile, non hanno compreso il contenuto del comunicato Arpa; sono rimasti sgomenti! Evidentemente l'Arpa non parla lo stesso linguaggio e se non riusciamo a capirci, chi e' 'fuori posto' non siamo certamente noi lavoratori e studenti che paghiamo un servizio per recarci a Roma e per tornare a casa, ma forse lo e' chi e' pagato per assicurare un servizio pubblico efficiente e fa il contrario. 

Da tutto cio' ne consegue che probabilmente molti pendolari saranno costretti a trasferirsi a Roma, ma in tal caso - conclude Di Nisio - chiediamo le immediate dimissioni del presidente dell'Arpa e una urgente presa di posizione dell'assessore ai Trasporti Giandonato Morra".


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