Costantini denuncia gravi irregolarità, manomissioni di plichi elettorali e migliaia di schede scomparse, sollevando accuse e richieste di dimissioni nei confronti del sindaco Masci.
Durante una conferenza stampa svoltasi il 26 giugno 2025, il candidato del centrosinistra Carlo Costantini ha definito devastante il contenuto della sentenza del Tar Abruzzo relativa alle elezioni 2024, evocando una pagina vergognosa per Pescara. Accanto a lui, avvocati e ricorrenti tra cui Giorgia Di Federico, hanno illustrato un quadro di accuse che travalica ogni fazione politica: la decisione del Tar, infatti, non soltanto riguarda il voto di centrosinistra, ma anche quello del centrodestra, con gravi violazioni emerse in numerose sezioni cittadine.
Il tribunale amministrativo ha disposto il ripetizione del voto in 27 sezioni su 170, riconoscendo “irregolarità non sanabili” e trasmettendo gli atti alla Procura per possibili ipotesi di reato. Costantini ha puntato il dito contro la gestione dell'operazione di voto, con plichi aperti e manomessi e la scomparsa di circa 1.000 schede autenticate, a fronte di 730 schede ufficialmente accertate come non pervenute per l’autenticazione stessa. Il Tar si è mostrato “fin troppo generoso” nei confronti del sindaco Masci, ha aggiunto Costantini, evidenziando invece un quadro di potenziale voto controllato.
Costantini ha definito “allucinanti” le dichiarazioni del primo cittadino “in difesa di un voto autentico e libero”, ribadendo che senza una verbale regolare e con sezioni che hanno restituito verbali in bianco o compilati in modo casuale, appare impossibile considerare legittimo il risultato elettorale.
Il riferimento all’investimento pubblico è stato un altro punto forte: Costantini ha invitato Masci a farsi carico personalmente delle spese legali sostenute dall’amministrazione comunale nell’appello, evitando di gravare nuovamente sulla collettività.
Secondo il candidato centrosinistra, non si tratta di una vittoria politica, bensì di un segno tangibile della resistenza democratica dei cittadini pescaresi, i quali hanno contrastato tentativi di inquinamento del voto. Ha inoltre sottolineato che gli elettori di centrodestra dovrebbero sentirsi parte attiva del ricorso, vedendo compromessa la genuinità del loro stesso voto.
A marginali reazioni istituzionali, come quella del deputato Pd Luciano D’Alfonso, che ha parlato di “brutta pagina per la città” e della necessità di comprendere cause e responsabilità di queste irregolarità. In conferenza a Palazzo di Città, Costantini ha infine ricordato che fino alle nuove elezioni, l’ente locale manterrà le funzioni essenziali e urgenti, come previsto dal Tar .