EMERGENZA ORSI: SI INTENSIFICANO LE INDAGINI SUGLI AVVELENAMENTI NEL

E’ entrata nella fase più delicata l’attività investigativa della task force del Corpo forestale dello Stato per far luce sulla morte dei plantigradi Il Corpo forestale dello Stato sta lavorando su alcuni importanti filoni d’indagine per risalire ai responsabili dell’avvelenamento dei tre orsi marsicani nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise. Occorre, però, ancora un delicato e meticoloso lavoro di verifica e di incrocio di tutte le informazioni provenienti dall’ attività investigativa. La moria di fauna selvatica che si è verificata subito dopo il ritrovamento delle 3 carcasse di orso e delle 2 di lupo ha creato un diffuso allarmismo: 19 cinghiali morti, 8 tra pecore e capre e 1 vacca. In attesa di referti certi da parte dell’Istituto Zooprofilattico di Lazio e Toscana sulla causa della morte di tutti questi animali, il Corpo forestale dello Stato, in collaborazione con il personale tecnico dell’Università di Roma e con le guardie del parco, sta rastrellando il territorio ed eliminando tutto ciò che è commestibile per la fauna selvatica, come carcasse di animali e prodotti vegetali, per evitare un effetto a catena disastroso per l’ecosistema dell’area protetta abruzzese. Proseguono, intanto, le indagini attraverso le più moderne tecniche di laboratorio, controllo dei movimenti telefonici e i rigorosi controlli presso gli allevatori e le aziende agricole della zona per accertare l’eventuale detenzione ed uso di prodotti tossici.